Nato a Catania nel 1960, il dottor Paolo Fassari è il nuovo Questore di Nuoro.
Questa mattina si è presentato alla stampa locale: determinato, non ama i proclami e le statistiche ma le azioni concrete che garantiscano sicurezza pubblica al cittadino.
«Le persone si devono sentire sicure e avere un rapporto diretto e costante con le forze dell’ordine»
«Gli attentati ai pubblici amministratori in molti casi sono riconducibili a presunti torti subiti da parte dei cittadini. Sono fatti gravi che vanno perseguiti. Questa situazione si cala in un malessere economico e sociale generale e forse da questo malessere vengono arrivano anche tanti altri reati. I sindaci non cercano scorte, ma strumenti per governare i problemi dei loro cittadini».
Così Fassari spiega i recenti attentati ad amministratori locali in Sardegna.Un allarme che ha suscitato le proteste di tanti sindaci e dell’Anci, che su questo ha chiesto e ottenuto un incontro con il ministro dell’Interno Angelino Alfano, che il 4 marzo prossimo sarà in visita nell’Isola.
Tra gli altri fenomeni in rapida crescita anche in Sardegna, che possono nascondere pericoli e su cui bisogna vigilare, ci sono gli sbarchi dei migranti. «L’attenzione nostra comunque – ha assicurato – è a 360 gradi su tutti i reati, al di là dei riflettori mediatici».
Sui tagli annunciati dei cinque presidi di polizia territoriali, ha spiegato che sono stati “tarati” sulle esigenze di tanti decenni fa quando nel Nuorese c’erano altri tipi di reati (come i sequestri di persona), e si è detto anche convinto che alla fine saranno tenuti aperti.
Questi, in sintesi, i punti principali affrontati da Fassari nel suo discorso.
Il nuovo Questore è laureato in giurisprudenza, Fassari è entrato a far parte della Poliza nel 1985. fino al 1994 è stato dirigente presso la Squadra Mobile di Palermo (all’epoca della strage di via D’Amelio in occasione della quale perse la vita Paolo Borsellino), funzionario reperibile in assenza del dirigente Arnaldo La Barbera.
In seguito ha lavorato presso la Squadra Mobile di Catania e Messina, è stato dirigente della Polizia Stradale a Reggio Calabria, Bari e Torino.
In Sardegna è arrivato per la prima volta con l’incarico Nuorese «ho trovato colleghi giovani ed efficenti e continuerò il lavoro del mio predecessore».
© Tutti i diritti riservati