Se ne parla questo venerdì a Siniscola
Tra pochi giorni partiranno i tavoli tecnici che dovranno definire nei dettagli gli interventi del Piano di rilancio del Nuorese. Il Partenariato economico e sociale non sa ancora che fine abbiano fatto i 32,5 milioni di euro residui del programma regionale destinati alle quattro aree di crisi del Nuorese. Questo è uno dei temi al centro del prossimo convegno Mosaico “Fare impresa a Siniscola e in Baronia. Opportunità e prospettive per lo sviluppo del territorio” organizzato dall’associazione Industriali in programma questo venerdì al Liceo scientifico Pira a Siniscola. Si parlerà – tra l’altro – dell’importanza strategica dell’industria nel territorio, della riforma degli enti consortili, della ZIR di Siniscola e delle occasioni di sviluppo che potranno arrivare da un’adeguata valorizzazione del porto della Caletta e dal parco di Tepilora come importanti attrattori turistici.
Nel 2012 la Giunta regionale ha stanziato 50 milioni di euro per Siniscola, Pratosardo, Ottana e Tossilo ma di questi soldi al momento ne sono stati impegnati soltanto 17,5 milioni. Come chiesto in una lettera inviata da Confindustria lo scorso 18 febbraio al presidente Pigliaru e agli assessori alla Programmazione e all’Industria, il territorio attende ancora di sapere se e quando verranno messe a disposizione tutte le risorse.
«Sono passati quasi tre anni dalla delibera di Giunta che a luglio 2012 ha assegnato a Siniscola, Pratosardo, Tossilo e Ottana 50 milioni di euro, di cui 27 milioni a sostegno di investimenti aziendali; 9 milioni per le infrastrutture, 9 per la formazione e 5 per le azioni di contesto. A oggi però ne sono stati impegnati appena un terzo a sostegno di 117 piani di investimento aziendale, come risulta dalle graduatorie approvate il 30 dicembre 2014. Siniscola e la Baronia sono ancora in fortissima sofferenza: la chiusura del polo tessile ha lasciato ferite profonde anche perché non ci sono mai stati efficaci interventi di riconversione. Sotto i colpi della crisi le imprese e le famiglie arrancano, le tasse aumentano mentre i servizi e le infrastrutture restano carenti. Per superare questa situazione servono subito azioni concrete di rilancio che puntino, da una parte, a sostenere il tessuto produttivo esistente, e dall’altra, a creare nuove opportunità d’impresa e di occupazione, soprattutto nel manifatturiero, settore in grado di attivare quel circuito virtuoso di cui questo territorio ha bisogno. I punti di forza su cui far leva non mancano: nell’area industriale – ben posizionata lunga la direttrice Nuoro-Olbia – operano industrie importanti; e anche il turismo ha ancora molto da dare. Tra le questioni aperte, è certamente prioritaria la competitività della ZIR di Siniscola, sul cui sviluppo incide la situazione del Consorzio industriale che va definita al più presto» conclude il presidente di Confindustria Centrale Roberto Bornioli.
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