Fra i primi a sperimentarli la Polizia Locale di Alghero
Droni in volo per sorvegliare frane pericolose: il primo esperimento è stato effettuato in Umbria, attraverso il velivolo radiocomandato ‘Skyrobotic SF6′ che ha eseguito i rilievi per la Protezione Civile
Si tratta della prima struttura del genere in Italia ad avere il riconoscimento dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (Enac) per impiegare Aeromobili a Pilotaggio Remoto (Apr).
Il drone ‘antifrane’ che ha sperimentato la Protezione Civile dell’Umbria ha sei eliche (esacottero), pesa circa 5 chilogrammi ed ha un’autonomia di volo di 40 minuti.
E’ equipaggiato con un sistema di pilotaggio automatico chiamato SR-5000, in grado di funzionare grazie ai satelliti Gps. Oltre che la sorveglianza delle frane, i droni potranno essere utilizzati in Umbria anche per controllare lo stato di salute dei beni culturali, per la salvaguardia del territorio e la ricerca di dispersi.
Sempre in Italia si prepara a utilizzare i droni anche la Croce Rossa, con il “Progetto SAPR”. Quest’ultimo prevede l’attivazione di dieci unità operative in tutta Italia e di una ventina di droni, con altrettanti piloti, per attività di ricerca e soccorso in caso di grandi emergenze, in Italia ma anche durante missioni all’estero. Al servizio della polizia è pronto a volare il drone “FlySecur”.
Fra i primi a sperimentarli Polizia Municipale di Foligno e Polizia Locale di Alghero, per il controllo del territorio e rilievi negli incidenti d’auto