Una donna indiana, geneticamente provvista di cromosomi maschili per una patologia definita disgenesi gonadica, ha messo al mondo sabato una coppia di gemelli a Meerut (Uttar Pradesh) in quello che la stampa di New Delhi ha definite oggi “un vero e proprio miracolo medico”.
Per semplificare quanto è successo, dopo un energico trattamento di fertilità durato tre anni il dottor Sunil Jindal ha spiegato che «in sostanza è come se i due bambini (un maschio e una femmina) li avesse partoriti un uomo».
Il medico ha aggiunto che le condizioni della donna, di cui ha preferito non svelare la sua identità, e dei neonati che pesano 2,5 e 2,25 chili, “sono buone”.
L’esame genetico realizzato per scoprire le ragioni dell’impossibilità della donna di avere figli avevano portato ad una disgenesi gonadica completa, con la presenza totale di cromosomi maschili (46XY) invece di quelli femminili (46XX), ed uno sviluppo solo parziale di utero e ovaie. Peraltro, ha indicato il dott. Jindal, la donna non aveva mai sperimentato la pubertà nè avuto mestruazioni.
Grazie ad uno sviluppo dell’utero ottenuto con trattamento ormonale e endocrinologico e all’impianto in esso di embrioni frutto di dono di ovuli, è stato possibile far partire la gravidanza.
Il caso, si è appreso, sarà illustrato nella prossima Conferenza annuale della Società europea di riproduzione umana e di embriologia prevista a giugno in Portogallo. «È giusto che sia cosi – ha commentato il dott. K.D. Nayyar della Società Indiana di fertilità – perchè vi sono solo quattro o cinque casi conosciuti al mondo di donne che in queste condizioni sono state in grado di mettere al mondo bambini».