Il freddo tempra le menti e gli animi ma quando è troppo può solo creare forti disagi.
È quello che sta succedendo al Commissariato di Lanusei che stanno vivendo la stessa identica situazione del Commissariato di Gavoi denunciata dal SIULP.
«Dopo aver messo alla luce le problematiche delle temperature artiche del Commissariato di Gavoi, dovute alla mancanza di gasolio nella caldaia, rifornita casualmente dopo la nostra pubblica denuncia, quest’oggi medesima lamentela arriva dai colleghi del Commissariato e della Polizia Stradale di Lanusei» afferma Matteo Baldi segretario provinciale.
Da alcuni giorni, infatti è finito il gasolio e rifornimenti non sono mai arrivati.
Questa volta però, per potersi lavare, gli agenti di Lanusei hanno utilizzato gli scaldabagni che a causa del il sovraccarico di corrente dovuto all’accensione delle stufe elettriche, non riescono a riscaldare a dovere l’acqua sanitaria necessaria.
«Ci domandiamo come sia possibile mandare avanti un ufficio di Polizia in queste condizioni: la risposta è da ricercare “solo” nel senso di dovere dei colleghi. Ma la cosa ancora più strana e inspiegabile è che, l’unica forza di Polizia che riscontra questa tipologia di problemi è la Polizia di Stato nella provincia di Nuoro. Ci rivolgiamo ancora una volta alla Prefettura poiché riteniamo inammissibile il trattamento di disparità tra gli operatori della Polizia di Stato e quelli dei Carabinieri o della Guardia di Finanza che, a quanto pare, non rimangono mai senza gasolio. Non basta la volontà del nostro Dipartimento a voler chiudere i presidi di Polizia della provincia, ma che per attuarlo vogliano farci morire di freddo, sembra veramente assurdo! Il SIULP ancora un volta presente al fianco dei colleghi, manterrà alta la guardia per tutelare la dignità e la condizione lavorativa delle donne e degli uomini della Polizia di Stato» conclude Baldi.
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