Dopo l’ultimo fatto di sangue la ribellione di un’interà comunità
″Lula per la pace”: è questo il manifesto che introduce la fiaccolata di questo pomeriggio a Lula per dire no alla violenza dopo l’ultimo fatto di sangue che domenica scorsa ha visto cadere l’ultima vittima ; l’allevatore Angelo Maria Piras.
Prevista per questo pomeriggio una grande mobilitazione che coinvolgerà istituzioni, associazioni, la chiesa e tutta la popolazione.
«Dopo la risalita, che corrisponde agli anni nei quali ci eravamo lasciati alla spalle gli anni degli attentati e del commissario prefettizio, siamo di nuovo ripiombati nel buio», aveva detto a caldo il sindaco Mario Calia.
La fiaccolata silenziosa partirà alle 19.00 dal piazzale della chiesa di Santa Maria Assunta e si snoderà nelle vie Falqui, Solferino, piazza Pertini, piazza Luxemburg, via Gramsci fino a tornare nel piazzale della chiesa per una veglia di preghiera. «Ad ogni nuovo crimine o orrore dovremo opporre un nuovo pezzetto di amore e di bontà che avremo conquistato in noi stessi. Possiamo soffrire ma non dobbiamo soccombere», si legge nel manifesto “Lula per la pace” che prende in prestito le parole di Etty Hillesum, la scrittrice di origine ebraica vittima della Shoah.
«Sarà il momento per riflettere e pregare – ha spiegato il sindaco – e per mandare un messaggio forte a chi non si vuole piegare alla regole civili: il paese è unito contro la violenza e in questa comunità non ci sarà spazio per chi non le rispetta».
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