Giunta regionale: ai primi di febbraio nuovo vertice sulla crisi del nuorese

L’incontro col Presidente Pigliaru all’Istituto Ciusa di Nuoro (© foto S. Meloni)

Nuovi programmi e azioni mirate dopo la consultazione con i sindacati confederali

«Ormai è chiaro che le politiche passive per il lavoro non sono più sufficienti e che è necessario portare avanti un sistema di linee guida attive. Questa è l’unica possibilità concreta per costruire un futuro». Così Francesco Pigliaru aprì il suo discorso in occasione della visita a Nuoro, nell’aula consigliare della Provincia, in dicembre. È passato quasi un mese, e per dare soluzioni efficaci ed efficenti ai problemi occupazionali e sociali del nuorese erano state concordate date e sedi di tavoli da lavoro improrogabili.

Ai problemi che attanagliano la Barbagia e Nuoro, si aggiungono i soliti paradossi. È un cane che si morde la coda. «Non dobbiamo sottovalutare gli episodi di Bultei e Bolotana». Il presidente, ieri mattina in viale Trento a Cagliari, in occasione dell’incontro con i presidenti di Anci e Cal, Piersandro Scano e Giuseppe Casti, si dice preoccupato per gli ultimi sviluppi ed intenzionato a non lasciare soli i sindaci sardi.

Questo il clima in cui si trova la Provincia. La Giunta Regionale conferma il proprio impegno per il nuorese e le aree interne più a rischio. La prossima riunione è stata fissata per il 2 di febbraio. Nel frattempo la Giunta ha completato la fase di consultazione con i sindacati confederali e si dice intenzionata a sostenere le azioni mirate e programmate per le zone interne in particolare nel settore dell’istruzione, dell’ agroalimentare e della valorizzazione ambientale per una più opportuna eco sostenibilità, sia nelle dotazioni infrastrutturali sia nei servizi urbani. Tra gli impegni preposti avranno particolare attenzione i temi legati alle risorse già mobilitate ed alla loro eventuale spendita e la valorizzazione delle azioni imprenditoriali dell’area interessata.

R.Pirisi

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Sonia