Il Nuorese sul piede di guerra per la finanziaria regionale 2015

La riunione in Provincia (© foto S. Meloni)

Aspre critiche per una manovra che prevede molti tagli e poca programmazione

La provincia di Nuoro è come un malato cronico a cui si stanno dando delle medicine sbagliate per velocizzare la definitiva morte.

Questo è in sintesi il ritratto del nostro territorio  emerso nel corso della mattinata durante il consiglio straordinario provinciale nel  quale era in discussione la finanziaria regionale 2015.

Presenti oltre i consiglieri provinciali, il sindaco di Nuoro Alessandro Bianchi, le associazioni di categoria, i sindacati e alcuni consiglieri regionali.

 Il presidente  del Consiglio provinciale Lucio Carta ha aperto la seduta esprimemdo solidarietà  ai sindaci di Bolotana che ha presentato le dimissioni per gli eccessivi costi della Tari e a quello di Bultei per l’ attentato dinamitardo subito sabato scorso.

«La Finanziaria  regionale  ha previsto dei tagli eccessivi  sui servizi, sulle infrastrutture e  sull’industria facendoci piombare in un baratro senza fine» ha evidenziato Carta «siamo snobbati dalla politica regionale e i  nostri consiglieri che ci rappresentano si devono battere  per i diritti del territorio che gli ha eletti».

Infine Carta ha evidenziato come certe scelte delle politiche nazionali e regionali si stanno ripercuotendo in modo negativo sull’operato dei primi cittadini dell’Isola.

L’eccessivo aumento della tassa sui rifiuti sta creando un profondo malessere sociale con l’effetto che i cittadini se la stanno prendendo con le amministrazioni locali, quando in realtà i rincari sono dovuti ad una manovra finanziaria nazionale legata alla legge di stabilità 2014 che pone totalmente a carico dei cittadini il costo del servizio, non consentendo più al Comune di intervenire con fondi di bilancio propri.

Dunque i sindaci sono completamente impotenti dinnanzi a questa situazione ma allo stesso tempo sono vittime dell’esasperazione dei cittadini che si stanno trovando a pagare bollette salatissime.

Il sindaco Alessandro Bianchi ha ricordato come anche lui e la sua giunta nel settembre scorso era stato oggetto di aggressioni verbali e non solo in occasione di una protesta dei cittadini per i rincari  TARI:«ci sarà stata anche una strumentalizzazione della situazione ma indubbiamente è stato espresso da una parte della cittadinanza un profondo malessere per l’eccessiva tariffazione, di cui noi primi cittadini siamo gli ultimi responsabili di una lunga catena». A questo punto Bianchi ha fatto un appello al sindaco di Bolotana  Francesco Manconi affinché faccia un passo indietro sulle sue dimissioni: «non è in questo modo che si risolve il problema» ha specificato.

Dunque tutti i consiglieri provinciali, le associazioni e i sindacati si sono trovati concordi nel dire che questa finanziaria ha previsto troppi tagli e poca programmazione sul territorio con devastanti effetti su settori quali la cultura, il sociale e l’istruzione.

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Sonia