Incontro pubblico con gli amministratori: 50 disoccupati da 2 anni
Centinaia di migliaia di euro spesi, 26 anni di lavori in corso, tra appalti, cambi di imprese, operai assunti e poi licenziati, ma a oggi la Diga di Cumbidanovu, a Orgosolo, resta un’incompiuta e i 50 lavoratori sono disoccupati da due anni.
Se ne è parlato in un incontro pubblico promosso dalla CGIL nuorese nell’auditorium comunale di Orgosolo.
Presenti i responsabili del Consorzio di Bonifica (ente appaltante), l’Itinera Spa (impresa appaltatrice), il segretario generale della CGIL Salvatore Pinna e la segretaria della Fillea Antonella Mereu, il sindaco di Orgosolo Dionigi Deledda, il primo cittadino di Nuoro Alessandro Bianchi e i sindaci di Dorgali Orune e Lula rispettivamente Angelo Carta, Michele Mario Desserra e Mario Calia.
«Questa opera – ha detto Pinna – ferma da due anni deve assolutamente sbloccarsi. È un’opera essenziale per l’agricoltura e la pastorizia di tutto il territorio perché servirebbe diversi paesi del nuorese. La Regione deve lavorare affinché si trovino i finanziamenti per risolvere il contenzioso tra l’Itinera Spa e il Consorzio di Bonifica. Si trovino anche i finanziamenti per i danni prodotti dall’alluvione, circa 5 milioni. Noi non ci fermeremo qui ma andremo avanti fino alla risoluzione della vertenza». Al tavolo di confronto la Regione era assente, nonostante l’invito.
I sindaci presenti hanno ribadito il carattere strategico dell’opera precisando che «L’invaso consentirebbe di irrigare 2810 ettari di terreno agricolo nei comuni di Orgosolo, Oliena, Nuoro, Orune, Lula e Dorgali».
Ed il sindaco di Orgosolo ha spiegato: «Questo paese dà molto in termini di territorio per la costruzione di questo invaso che è il secondo dopo Olai. Due dighe che servono tutto il territorio; si pensi anche a una contropartita per Orgosolo in termini di posti di lavoro».
Il sindaco di Nuoro Sandro Bianchi ha aggiunto: «Questa diga per noi è imprescindibile. Faremo la battaglia insieme affinché l’invaso veda finalmente la luce». I vari contenziosi tra impresa e Consorzio di Bonifica sarebbero in via di risoluzione.
«La Itinera Spa – ha concluso Pinna – sarebbe disposta anche ad abbassare l’importo delle richieste. Manca solo l’impegno della Regione».
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