La legge di stabilità 2015 ha apportato nuove modifiche. Tra queste vi è l’introduzione di una nuova tassa che sarà a carico dai gestori delle slots machine e dagli esercenti che le ubicano all’interno dei loro locali commerciali. A fronte di questo alcuni operatori del nuorese si son ribellati da subito ed hanno spento le macchine, suscitando clamore a livello sovra regionale. Ieri si è tenuto, a riguardo, un incontro/dibattito organizzato da SAPAR-AGIS ed AGGE Sardegna, in collaborazione con Confesercenti, Confcommercio ed associazione industriali Nuoro.
Il presidente dell’ AGGE Sardegna, Franco Pirrello ha aperto così il dibattito: «Un’imposizione, una sorta di patrimoniale che verrà quantificata con i decreti di attuazione; si presume sia un importo di 1.500 euro annuali a macchina da ripartire tra i pubblici esercenti ed i gestori delle macchinette. Il comparto gestori non può sopportare quest’ultimo aggravio, vi è poco margine di remunerazione, così tutti noi chiuderemo entro il 2015».
Per il 2015 lo Stato si è posto l’obiettivo di incassare 500 milioni di euro dai gestori e per garantirsi questo gettito ha stabilito che non è possibile continuare con l’attuale metodo di raccolta del denaro. A oggi difatti, il gestore delle macchine ha il totale controllo del cassetto di raccolta danaro di ciascuna slot. Non sarà più così. Tutto l’ammontare della raccolta dovrà essere versato al concessionario, il quale, garantito il versamento della sua quota parte (che a sua volta assicura il versamento dei 500 milioni) solo allora e se rimane qualcosa, questa sarà ripartita tra esercente e gestore.
«Chi non accetta queste imposizioni potrà esser denunciato all’autorità giudiziaria che agirà se non saranno rispettati i vincoli di legge» ha spiegato Alessandro Gessa, portavoce dei gestori sardi. «Il “Sistema gioco” è andato avanti grazie al sacrificio di gestori ed esercenti che si vedono così spogliati della loro identità professionale ed unicamente portatori di beneficio per le lobbies dei concessionari».
L’intento è sovvenzionare da parte dello Stato, una nuova tipologia di apparecchi, mini video lottery, in previsione di un calo della raccolta.
Ovvio è che a queste condizioni vi sarà un calo. Le Mini hanno un margine di vincita inferiore a quelle attuali, che si attesta al 75%, in barba ai disagi e alle patologie che il gioco porta con se.
Inoltre, spesso e volentieri gli operatori (gestori) sono additati quale unica causa di disagio sociale e di patologie che generano continui attacchi e persecuzioni oltre mettere in risalto i soli aspetti negativi della loro immagine e professione.
L’AGGE Sardegna ed i gestori si preparano al contrattacco, la proposta è di continuare la battaglia di alcuni di loro, bloccare le macchine fino a modifica di legge.
Per ulteriori informazioni chiamare il numero 349.3931202.
R. Pirisi
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