In vista dell’incontro di ieri a Roma, l’assessore regionale all’Industria ha ricordato che ENI si era impegnata a mettere sul piatto 1,2 miliardi di euro tra interventi di bonifica e nuovi investimenti.
Vari i punti trattati da Pigliaru con Descalzi, a partire dall’esame dello stato di attuazione del protocollo sulla chimica verde e il complessivo posizionamento strategico di ENI in Sardegna, sia attuale che nella prospettiva di sviluppo.
Pur considerando i ritardi sull’adeguamento normativo comunitario e nazionale che definiva le condizioni competitive e di mercato ottimali per gli impianti di bioplastiche, ENI rimane in Sardegna anche per definire soluzioni orientate a superare il gap di competitività determinato dai costi dell’energia per imprese e famiglie.
«È stato un primo incontro interlocutorio per esporre le reciproche posizioni e avviare il confronto. Si è concordato – ha commentato il Governatore alla fine della riunione – un aggiornamento in tempi ristretti con il coinvolgimento del Ministero dello Sviluppo Economico per la ricognizione e il coordinamento dell’attività degli specifici tavoli tematici, che sono già avviati e che in Sardegna includono anche le parti sociali e i territori».
Oltre ai rispettivi vertici, erano presenti al tavolo, per la Regione Sardegna, l’assessore all’Industria Maria Grazia Piras e l’assessore all’Ambiente Donatella Spano, per l’ENI, Salvatore Sardo, Chief Downstream & Industrial Operations Officer, e i responsabili delle singole divisioni strategiche.
Staremo a vedere gli esiti prodotti dall’incontro previsto per oggi in Regione previsto.
© Tutti i diritti riservati