Nuoro, saldi in vetrina (foto S.Novellu)
Via ai saldi anche in Sardegna da domani mattina: tutti in giro per un bonus da infilare nella calza per la Befana o per piazzare l’ultimo assalto a quel maglione che sì, piaceva, ma costava troppo.
L’anticipo era stato annunciato a metà dicembre con il decreto firmato dall’assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio, Francesco Morandi, recependo le richieste delle associazioni di categoria e le indicazioni arrivate dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.
Si inizierà con almeno il 30%, anche per dare alla clientela un ulteriore segnale rispetto agli sconti e alle promozioni partite in qualche caso anche prima di Natale. Nell’isola saranno saldi invernali che dureranno quasi sino alla primavera: stop previsto, infatti, il prossimo 5 marzo.
«Come organizzazione – spiega il presidente regionale di Confesercenti, Marco Sulis – abbiamo dato il benestare per consentire una spinta al commercio al termine dell’ennesimo anno di crisi del settore. Anche se la discussione sui saldi rimane aperta. Innanzitutto, perché ad esempio molti nostri commercianti ritengono che sarebbe giusto farli partire come una volta a febbraio». C’è poi un altro problema: «Ci chiediamo – aggiunge Sulis – a questo punto se i saldi abbiano ancora un senso. Se tutti rispettano regole e tempi, senza la corsa all’anticipo che vede protagoniste soprattutto le strutture più organizzate, i saldi vanno bene. Altrimenti, forse è il caso di aprire una riflessione».
