All’indomani dell’incontro col presidente Pigliaru, al CESP di Pratosardo, quello che resta al Tavolo delle Associazioni di categoria è grande perplessità, delusione ma anche forti aspettative, sensazioni forti enunciate attraverso un comunicato stampa.
Le associazioni in questione sono la Confapi, la Cna, la Confindustria, la Confcommercio, la Confesercenti, la Coldiretti, la Cia, la Confagricoltura, le Confcooperative e in ultimo la Legacoop.
L’impressione è che non si sia colta a pieno la gravità della situazione e la profonda sofferenza delle imprese, aspetto che non è stato al centro degli interventi del presidente Pigliaru e della Giunta. «Attendevamo che la Regione – così come annunciato – esponesse specifiche strategie di sviluppo per il Nuorese e quindi approfondisse le criticità e proposte di carattere economico e produttivo riguardanti questo territorio devastato dalla crisi», dicono le associazioni all’unisono.
In particolare, nella riunione preparatoria del 5 dicembre con i Capi di Gabinetto della presidenza della Regione e dell’assessorato alla Programmazione, emersero cinque tematiche che il presidente Pigliaru avrebbe dovuto presentare al Territorio. Questi punti erano contenuti all’interno di un pacchetto di proposte che il Tavolo di partenariato aveva fatto pervenire alla Regione: 1) infrastrutture, 2) aree di crisi, 3) agroalimentare, 4) Università, Ente Foreste e Scuola Forestale e 5) area urbana di Nuoro. «In realtà oltre a generici riferimenti all’ambiente, alla cultura e all’agroalimentare la Giunta non ha approfondito alcun punto in agenda né altre tematiche specifiche», prosegue il Tavolo congiunto.
Vi sono anche degli aspetti positivi. In particolare il presidente ha annunciato, per gennaio, l’avvio di Tavoli tematici territoriali specifici che avranno il compito di determinare tempi, modalità e risorse relative agli interventi previsti. La proposta delle associazioni è quella di avviare 3 Tavoli tecnici immediati e operativi su: 1) infrastrutture, 2) imprese (agroalimentare, aree di crisi, etc.), 3) Università, Ente Foreste e Scuola Forestale. Le associazioni delle imprese chiedono di venir coinvolte in ognuno di questi tavoli e soprattutto che si stabiliscano immediatamente le date di convocazione degli incontri in modo che si arrivi in tempi brevi all’attuazione delle proposte. Inoltre, il presidente Pigliaru ha mostrato aperture rispetto alla proposta avanzata dalle associazioni sul riconoscimento della fiscalità di vantaggio per le imprese del centro Sardegna. Altro aspetto positivo è l’affermazione dell’Assessore Paci in merito alla disponibilità delle risorse da parte della Regione. Da un lato, quindi, sarebbero disponibili le risorse, dall’altro il territorio e le imprese hanno già avanzato, dallo scorso agosto, proposte progettuali concrete, tra cui quelle sopracitate.
«Al momento però siamo fermi alla fase degli annunci e delle promesse ed è invece necessario essere operativi in tempi brevi – sottolineano le associazioni- vigileremo con la massima attenzione e severità affinché gli impegni presi siano rispettati, altrimenti trarremmo le dovute conseguenze», proseguono.
A questo punto è fondamentale che ci sia la massima collaborazione tra la Regione e il Tavolo di partenariato per lavorare assieme e avviare un piano di rilancio che dia nuove prospettive di crescita al territorio. Le associazioni sono l’ultimo baluardo con cui è importante che la Regione si confronti e dialoghi e devono avere un ruolo centrale nel nuovo patto per lo sviluppo.
Roberta Pirisi
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