Almeno a quindici colpi di mannaia alla testa prima della decapitazione avvenuta sul corpo ormai esanime della donna.
Questi i risultati agghiaccianti dell’autopsia effettuata nel tardo pomeriggio di ieri nell’ospedale San Francesco di Nuoro, dall’anatomopatologo Vindice Mingioni, sul corpo della commerciante cinese Xia Lingfen, 32enne, uccisa lunedì mattina dal proprio consorte nella loro abitazione di Orosei, la cittadina baroniese dove la coppia gestiva un negozio di abbigliamento.
Un quadro di ferocia e crudeltà inaudite quello che Wu Xiaobo, di 39 anni, ha messo in atto sul corpo della moglie.
Altri dettagli sconcertanti sono emersi dall’esame medico effettuato sull’uxoricida: è emerso che avrebbe infierito sulla moglie a mani nude, probabilmente in seguito a una colluttazione, prima di impugnare la mannaia e massacrarla, “finendo il lavoro” con la decapitazione.
Sul corpo della donna, infatti, sono state riscontrati anche numerosi ematomi.
Intanto è previsto per domani mattina l’interrogatorio di garanzia, davanti al Gip, di Wu Xiaobo che, dopo aver ucciso la moglie, ha tentato il suicidio, senza riuscirvi.
Ora è rinchiuso nel carcere nuorese di Badu ‘e Carros. Su di lui pende l’accusa di omicidio aggravato.
Davanti al magistrato dovrà chiarire l’esatto movente che ha generato un gesto così feroce.
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