Come sdrammatizzare la tornata negativa della nuorese
Dopo la partita ad Arzachena sarei entrata anch’io in silenzio stampa, non per lasciar tranquilli i ragazzi ma per la rabbia! Non è possibile! Secondo me la sfiga centra eccome!!!! La Nuorese gioca ma non becca la porta. Ok, d’accordo, manca qualcosa, ci vuole una punta con l’occhio a mirino ma anche i più scettici dovranno convenire con me che la iella c’è.
Per cui…. Chiedo scusa a mio babbo, mi sembra già di sentirlo “soldi miei buttati al vento!!!!” quelli spesi per farmi studiare, a mio marito che penserà :”è matta…. senza speranza….” E al Presidente Artedino, ma, care amiche ed amici, per cercare di far qualcosa contro il destino avverso della nostra squadra del cuore ho fatto ricorso alla medicina del malocchio. Si proprio quella che fanno le “ziedde”. Mi sono fatta dare una maglia tutta sudata e puzzolente (non è vero perché era quella di un giocatore che non può puzzare) e l’ho mandata , per il tramite di un’altra amica della squadra, ad una anziana signora che ha trovato tanto di quel malocchio che si stava sentendo male lei!!!! Ha detto: “Mamma mea ‘e su chelu!! Non es possibile, s’ocru malu chi teniat!”.
Vedete che ho ragione? Dopo aver fatto le sue preghiere (mi perdonino anche i deboli di spirito), ci ha consegnato una bottiglietta d’acqua che è stata usata per schizzare o innaffiare tutti i giocatori che, un po’ perché tanto male non faceva e un po’ per l’alta percentuale di napoletani e pugliesi, sono stati al rito. Adesso non ci resta che aspettare e sperare che funzioni! Non so cosa porti in tasca il Presidente ma proporrei di venire tutti al campo con un pizzico di sale in tasca, un bastoncino di incenso che brucerà l’energia negativa che porteranno i selargini, ciondoli con corna, trifogli e ferri di cavallo e per quelli più country anche una zampa di coniglio non guasterà!!!!
Lo so che il calcio è una cosa seria, che ci sono investimenti e lavoro, cerco di sdrammatizzare.
Stefania Chisu
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