“Beccato” dai Carabinieri a spacciare in piazza
Con l’avvento delle Festività Natalizie, i Carabinieri della Compagnia di Siniscola, guidati dal Capitano Andrea Senes, hanno intensificato i servizi mirati al contrasto e alla repressione dei reati in materia di stupefacenti, soprattutto nei pressi dei luoghi d’incontro giovanile.
In seguito a diverse segnalazioni di genitori preoccupati, che segnalavano incontri “pericolosi” tra giovani nella centrale piazza Sardegna a Siniscola, i militari hanno intensificato i controlli, al fine di capire se si stesse creando una vera e propria “piazza di spaccio” e, purtroppo, i sospetti si sono fatti realtà.
Nella serata di ieri, il Nucleo operativo ha organizzato un blitz: è finito in manette un giovane siniscolese sorpreso a cedere dosi di marijuana a diversi coetanei. L’operazione è quando il giovane si è fermato a parlare con un coetaneo; i due si sono appartati in un angolo buio della piazza e lì è avvenuta la cessione. Immediato l’intervento dei Carabinieri: l’acquirente se l’è cavata con una segnalazione amministrativa mentre per il pusher, responsabile del reato di spaccio di sostanze stupefacenti, è stato arrestato.
Sottoposto a perquisizione, addosso al giovane è stata rivenuta un’altra dose di marijuana.
Ultimate le formalità di rito, l’arrestato è stato accompagnato presso la sua abitazione e sottoposto al provvedimento degli arresti domiciliari in attesa del giudizio direttissimo, avvenuto questa mattina, col quale il giudice ha convalidato l’arresto e il procedimento si è concluso con la formula del patteggiamento.
Il problema della diffusione delle droghe tra gli adolescenti è sempre di piena attualità.
Secondo uno studio del Viminale, l’uso di droga tra i giovani sarebbe in continuo aumento, soprattutto per quanto riguarda le droghe leggere e – ancora più gravemente – la cocaina.
In quindici anni il numero delle persone segnalate ai prefetti dalle forze dell’ordine è stato di 516.427: oltre l’80 % dei segnalati risulta avere un solo avviso, il 20 per cento invece è plurisegnalato. Nella maggior parte dei casi si tratta di uomini (il 93 per cento circa), con un’età media di 24 anni. I minorenni sono circa 46.734 ragazzi, pari al 9 per cento. Per quel che riguarda le sostanze, i cannabinoidi sono la più segnalata e la percentuale dei consumatori è quasi raddoppiata: dal 42 per cento del 1991 al 74 per cento nel 2006. Hashish e marijuana sono le sostanze più utilizzate dai minorenni.
Il numero delle segnalazioni, tra i ragazzi fino a 14 anni e tra i 15 ed i 17, è cresciuto costantemente fino al 2000, poi a partire dal 2001 la percentuale è leggermente diminuita fino al 2006, anche se il trend è rimasto in aumento dal 1991 fino a oggi.
Dati importanti emergono poi per quanto riguarda l’identikit del consumatore: le tipologie di tossicodipendenti stanno variando rispetto al passato; quella che un tempo era la droga degli emarginati, ora è diventata la droga dei ragazzi “bene”, dei figli di papà. In molti casi infatti i giovani che fanno uso di sostanze stupefacenti risultano persone socialmente integrate, con un buon livello di istruzione, che scelgono di consumare droga per divertirsi, spesso associandola all’alcol. Ormai non si parla neppure più di tossicodipendenti ma di “consumatori”, quasi che la droga non sia più considerata un problema ma stia diventando – pian piano – una cosa “normale”.
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E già, invece, il fumo di sigaretta e l’alcool, spacciati dallo Stato, non creano dipendenza né morte perché per entrambi si parla di consumo.
Per loro queste non sono droghe!