Saldi o libero mercato? Da Nuoro il sondaggio per capire le ricette anticrisi

Sonia

Saldi o libero mercato? Da Nuoro il sondaggio per capire le ricette anticrisi

sabato 13 Dicembre 2014 - 18:46
Saldi o libero mercato?  Da Nuoro il sondaggio per capire le ricette anticrisi

Nuoro, saldi in vetrina (foto S.Novellu - Cronache Nuoresi)

L'assessore alle Attività produttive Francesco Guccini (© foto S.Meloni)

L’assessore alle Attività produttive Francesco Guccini (© foto S.Meloni)

L’assessore Guccini affida il responso ai commercianti

Partiamo da un presupposto, ossia, che se una legge è obsoleta deve essere modificata o abolita.

Quella dei saldi lo è perché non solo a Nuoro ha creato malumori tra i commercianti ma sostanzialmente in tutte le città sarde e italiane per il fatto che non tiene conto delle reali esigenze del mercato e dalla concorrenza che arriva dal web.

Dunque un commerciante deve  lottare per il suo sopravvivere quotidiano per pagare le imposte, per le multe salate se si azzarda a fare promozioni fuori dai termini consentiti dalla legge regionale e contro il commercio elettronico che a dispetto di tutti i paletti e i vincoli normativi  che dovrebbero tutelare la trasparenza e la concorrenza, imposta le strategia di  vendita come vuole.

Questi sono i temi che le associazioni di categoria e le attività commerciali hanno affrontato con l’assessore alle Attività Produttive Francesco Guccini, il quale, ascoltata la vox populi, ha proposto il sondaggio che sarà compilato in modo anonimo dai commercianti.

Nuoro, saldi in vetrina (foto S.Novellu - Cronache Nuoresi)

Nuoro, saldi in vetrina (foto S.Novellu – Cronache Nuoresi)

Si tratta di un questionario formato da dieci domande che riguardano il libero mercato, la proposta di modifica della legge regionale sui saldi, i controlli per il rispetto delle normative vigenti sulla concorrenza e la trasparenza tra le microimprese e infine se c’è una reale tutela delle  attività commerciali.

Si potrà esprimere il proprio parere attraverso un voto di gradimento che va da uno a cinque.

«Se Riprendiamo l’articolo 1, in combinato con l’art 7, dopo aver letto concetti come trasparenza, concorrenza e tutela delle microimprese, non si può non ravvisare una prima falla pensando al commercio elettronico. Fatto di una terra senza regole dove non esistono saldi, promozioni e, di conseguenza, sanzioni. Ma non solo internet. La grande distribuzione ha volumi di vendita e logiche commerciali sue proprie. Pensiamo alle promozioni inviate ad personam, da parte delle grandi marche e dai franchisor, attraverso l’utilizzo di cellulari o per email. Pensiamo ai vari stratagemmi per aggirare la norma, dagli sconti mascherati con il compra due e paghi uno, alle liquidazioni fittizie – afferma Guccini. Ma pensiamo pure a chi può “permettersi” di infrangere la norma, perché i ricavi delle vendite giustificano la conseguente multa, e proviamo a rispondere a questa domanda.

É il caso che la legge cominci davvero a tutelare tutti gli esercizi commerciali, oppure i piccoli, coloro che alle spalle non hanno multinazionali né canali di e-commerce, coloro che rispettano quella stessa legge, debbono patire e infine morire nell’indifferenza?»

So. Meloni

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