Blitz dei Carabinieri all’alba di questa mattina a Lula
Arrestato Raimondo Melone (classe 1969), sospettato del tentato omicidio di Giovanni Cabua, avvenuto nel giugno scorso. L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal GIP del Tribunale di Nuoro.
I fatti: intorno alle 16.00 del 4 giugno scorso, dopo aver lasciato il maneggio di famiglia a bordo della propria autovettura prende la direzione di casa incamminandosi in una stradina di campagna, dove è vittima di un agguato nel quale viene raggiunto da una pioggia di pallettoni.
Cabua, dopo essersi reso conto di quello che stava capitando, lascia la macchina e cerca di sfuggire ai killer riparandosi dietro un dumper carico di balle di fieno. Sarà una di queste a salvarlo dai proiettili. Si salva, infatti, ma rimane parzialmente menomato dalle ferite che gli hanno compromesso per sempre la funzionalità del braccio e la spalla sinistra.
Le indagini: le indagini, condotte dalla Stazione Locale e coordinate dalla Compagnia di Bitti capitanata da Fabio Saddi, scattano immediatamente. Tra la rosa dei 15 sospettati c’è anche Raimondo Melone (allevatore di 45 anni).
Melone, infatti, aveva già avuto dei contenziosi con i Cabua: aveva, infatti, preso in affitto il terreno di proprietà della loro famiglia dove successivamente era stato costruito il maneggio. Il successivo sfratto dalla proprietà e una vanificata promessa di lavori da effettuare all’interno del centro ippico, potrebbero essere, probabilmente, i principali motivi del rancore e del conseguente desiderio di vendetta, culminata nel tentato omicidio dell’ex vice sindaco del paese.
Nel marzo del 2011, poi, era stato ucciso il cavallo del figlio dell’allevatore e, nel settembre dello stesso anno, altri 4 cavalli di famiglia avevano subito la stessa sorte: dopo essere stati squartati furono impiccati.
Un altro indizio importante per l’arresto di Melone è il fatto che l’agguato avvenne in un punto a metà strada tra il maneggio dei Cabua e l’ovile di Melone.
Questa mattina ottanta Carabinieri dei vari reparti hanno effettuato l’arresto dell’allevatore. Nell’ambito dell’arresto, poi, hanno eseguito un’altra importante operazione (che esula dal tentato omicidio): 15 abitazioni di Lula sono state perquisite e hanno fruttato il rinvenimento di un kalashnikov modificato (portato a un singolo colpo, versione commerciabile in Italia), un caricatore, alcuni proiettili e alla denuncia in stato di libertà per i reati in materia d’armi di Pietro Raimondo Marras (classe 1986) e Francesco Melone (classe 1931), padre di Raimondo.
© Tutti i diritti riservati