Si chiamava Bachisio Cossu, il trentaquattrenne ucciso questa sera.
Il fatto è accaduto intorno alle 21 in via Nazzaro Sauro a Silanus.
Il giovane, operaio al caseificio Lacesa e allevatore, è stato freddato con un colpo di arma da fuoco (sembrerebbe una pistola), esploso a brevissima distanza, che lo ha raggiunto alla tempia subito dopo la discesa dalla macchina per rientrare a casa.
Cossu, padre di due bambini, era separato dalla moglie e da poco viveva con la nuova compagna che ha assistito all’esecuzione e parrebbe aver visto fuggire l’assassino, un uomo incappucciato, verso le campagne del paese.
E proprio la pista passionale sembrerebbe al momento quella più battuta dagli inquirenti.
Il padre della vittima fece la stessa fine nel 1989 (quando il giovane aveva solo 9 anni), centrato da alcune scariche di arma da fuoco mentre tentava di raggiungere il proprio ovile nelle campagne del paese del Marghine, prima ancora che riuscisse a scendere dall’auto.
Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della locale Stazione e i colleghi della Compagnia di Macomer.
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