Nuoro fulcro della protesta dei lavoratori del comparto tessile e degli studenti
Lavoro, potenziamento del trasporto pubblico scolastico e un futuro per il nostro territorio.
Si può riassumere in questi punti la protesta che questa mattina ha animato il capoluogo barbaricino.
Centinaia di lavoratori del comparto tessile appartenenti alle aziende Queen, Ros Mary e Legler si sono dati appuntamento davanti al Quadrivio per reclamare il diritto al lavoro. La manifestazione, dopo aver attraversato le principali vie cittadine è terminata davanti al Palazzo della Provincia dove gli operai, rappresentati dai sindacati e dai primi cittadini del territorio hanno incontrato il presidente Costantino Tidu affiché si faccia promotore delle loro istanze con il Presidente della Regione Francesco Pigliaru.
Il settore tessile nella nostra Isola è ormai completamente inesistente: tutte le aziende sono fallite (l’ultima in ordine di tempo la Legler), molte rimarranno chiuse per sempre e qualcuna è stata venduta con l’effetto che la produzione è stata trasferita nei paesi del terzo o quarto mondo. La moria di questa tipologia di industria ha mandato a casa all’incirca 2000 lavoratori che si trovano in una condizione di mobilità (per molti gli ammortizzatori sociali sono finiti o termineranno l’anno prossimo) o di reinserimento lavorativo precario.
Una ottantina di lavoratori della Ros Mary, ad esempio, sono stati reinseriti nei Comuni o nelle ASL del territorio dopo aver ottenuto una qualifica regionale specifica, con un contratto rinnovato ogni tre mesi e uno stipendio di 700 euro che non viene percepito dal settembre scorso.
«Non chiediamo il rilancio del settore, che ormai è praticamente morto, ma che si creino nuove opportunità lavorative» afferma Jose Mattana sindacalista della CGIL.
Questa mattina anche gli studenti del Nuorese hanno inscenato una protesta davanti alla stazione ARST di viale Sardegna rivendicando l’inadeguatezza, e in alcuni casi, la carenza di mezzi pubblici.
Per diverse ore hanno boicottato le partenze e gli arrivi degli autobus di linea chiudendo i cancelli del deposito.
Gli studenti pendolari contestano i grossi disagi che ogni giorno devono affrontare per raggiungere il capoluogo barbaricino. Pochi pullman e, talvolta, fatiscenti e obsoleti che arrivano in ritardo rispetto all’inizio dell’orario delle lezioni e partono in anticipo da Nuoro.
Ieri ad esempio, un gruppo di studenti di Oliena è rimasto a Nuoro per quest’ultimo motivo.
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