L'A.P.A.N. critico sui tempi di realizzo del PUC

Gianfranco Seddone (©foto Cronache-Nuoresi)

La lenta gestazione del Piano Urbanistico Comunale di Nuoro

«Si definirá il PUC entro questa legislatura? O dovranno trascorrere altri 20 anni per dare decoro e un ordine urbanistico, oltre che una nuova spinta economica alla città di Nuoro?».

L’interrogativo arriva spontaneo in una nota diffusa dall’A.P.A.N., nelle persone del presidente Enrico Devoto e del direttore Gian Franco Seddone, se per motivi politici o personali o per interessi privati viene a mancare il bene di una comunità con l’effetto che uno strumento così importante non sia stato ancora completato e approvato.

Non si può esultare su un giudizio dato dall’Assessorato Regionale all’Urbanistica, come non si può dichiarare un risultato storico dal punto di vista politico e amministrativo che la Regione Sarda chieda ancora correzioni del PUC, con il risultato che per ogni osservazione sono trascorsi anni per varianti e relazioni: «Dopo lunghe discussioni del progetto in sede di assemblea comunale -scrive in una nota l’APAN – era il 1993 quando l’architetto Portoghesi, al quale venne affidato l’incarico, si dimise per stanchezza perché schiacciato dal peso di insormontabili ostacoli politici o interessi privati. Poi il tempo ne è testimone, sono proseguiti i veleni, gli egoismi privati e le guerre interne ai partiti che ci hanno fatto arrivare a un solo punto, quello di rassegnarsi all’ottenimento del tanto agognato PUC. È indispensabile un dibattito serio e corretto in sede di Consiglio, sia dalla maggioranza che dalla minoranza per sbloccare l’annosa situazione -prosegue la nota – Non servono critiche sterili, ma obbiettivi nel proporre correzioni idonee che rispondano alle vere necessità della città. Anche l’opposizione deve dare il suo contributo con proposte serie e non solo denigrare o trovare cavilli, che non sono inerenti con l’approvazione di tale strumento urbanistico (PUC).

Occorre rammentare che l’edilizia è in forte crisi sia per carenza o blocco dei lavori privati che pubblici e cosi pure tutto l’indotto. La città a stento sopravvive con il terziario, i giovani scappano, le imprese (quelle ancora eroicamente in piedi) emigrano, la disoccupazione si espande a macchia d’olio, ma in compenso aumenta il lavoro nero».

Nonostante questo scenario ormai catastrofico, la politica nuorese persevera con le polemiche sterili e i personalismi. La constatazione è che con il loro modus operandi bloccano tutti quelli che hanno voglia di fare e non intendono rassegnarsi ad assistere alla lenta agonia che sta vivendo la nostra città, quella realtà che una volta rappresentava “l’Atene Sarda” per cultura e per capacità imprenditoriale.

«Come associazione – dichiara il direttore dell’APAN, Gian Franco Seddone – la nostra maggiore preoccupazione è per il mondo imprenditoriale che da anni attende l’approvazione del PUC come puro ossigeno per uscire da una situazione insostenibile, aggravata da una sempre più opprimente tassazione. Sono argomenti che il Palazzo Civico ha il dovere di affrontare, dando risposte certe e definitive alla Città».

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Sonia