A un passo dal tempo. Giacometti e l'arcaico

Sonia

A un passo dal tempo. Giacometti e l'arcaico

domenica 26 Ottobre 2014 - 11:06
A un passo dal tempo. Giacometti e l'arcaico

La presentazione della mostra dedicata a Giacometti (© S.Novellu)

Alcune opere delle opere esposte (© S.Novellu)

Alcune opere delle opere di Giacometti esposte (© S.Novellu)

Giacometti. Disegno e scultura a confronto (© S.Novellu)

Disegno e scultura a confronto (© S.Novellu)

MAN: inaugurata venerdì 24 ottobre la mostra “A un passo dal tempo. Giacometti e l’arcaico”

«Tutta l’arte del passato, di tutte le epoche, di tutte le civiltà, apparve davanti a me. Tutto era simultaneo, come se lo spazio avesse preso il posto del tempo».

Da questa intensa confessione nasce l’idea di restituire ai capolavori di Alberto Giacometti (Borgonovo di Stampa, 10 ottobre 1901 – Coira, 11 gennaio 1966) la loro dimensione d’eternità, avvicinando alle sue sculture sottili e longilinee, scavate nella materia come reperti archeologici, una selezione preziosa di reperti dell’arte antica.

Particolare di un libri con schizzi di Giacometti (© S.Novellu)

Particolare di un libri con schizzi di Giacometti (© S.Novellu)

Punto di forza della mostra inaugurata venedì scorso al MAN, infatti, il raffronto continuo tra le opere del maestro svizzero, alcuni pezzi dell’antica statuaria egizia, sumera, etrusca, nuragica, africana, provenienti da alcune tra le più prestigiose collezioni svizzere e italiane (Kunsthaus di Zurigo, la Collezione, Peggy Guggenheim di Venezia, Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, Museo Civico Archeologico di Bologna, del Museo Civico di Palazzo Farnese a Piacenza e Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia), con frequenti rimandi agli schizzi riproducenti forme e figure ispirate ai reperti archeoplogici che Giacometti tracciava su libri e quaderni.

Una settantina di opere in tutto quelle esposte al terzo piano del Museo, tra fusioni in bronzo, schizzi, disegni e capolavori del passato.

Curata da Pietro Bellasi e Chiara Gatti, l’esposizione sarà visitabile fino al 25 gennaio 2015.

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