Giardinetti di Piazza Vittorio Emanuele ore 10,30 del mattino. Il popolo delle “Sentinelle in piedi”, nella domenica della protesta ufficiale, come in diverse piazze italiane, anche a Nuoro si è mobilitato a difesa della famiglia naturale e contro il ddl Scalfarotto che propone l’istituzione del reato di omofobia.
Per contestare questo gruppo di persone (che si riuniscono stando silenziosamente in piedi leggendo un libro), dall’altra parte della piazza il popolo “Arcobaleno” che con striscioni e qualche fischio affermano che le coppie gay hanno gli stessi diritti di quelle eterosessuali ma non solo che l’omofobia nel 2014 è un concetto che deve essere cancellato nel pensare delle nuove generazioni.
«Sentinelle in Piedi è una resistenza di cittadini che vigila su quanto accade nella società e sulle azioni di chi legifera denunciando ogni occasione in cui si cerca di distruggere l’uomo e la civiltà – afferma il movimento nel suo sito ufficiale». Dunque le “Sentinelle in piedi” specificano che sono per la tutela della famiglia naturale fondata sull’unione tra uomo e donna.
Affermano anche che la loro è una rete apartitica e aconfessionale: «con noi vegliano donne, uomini, bambini, anziani, operai, avvocati, insegnanti, impiegati, cattolici, musulmani, ortodossi, persone di qualunque orientamento sessuale, perché la libertà d’espressione non ha religione o appartenenza politica ma ci riguarda e interessa tutti».
Una contraddizione quando affermano che sono per qualunque orientamento sessuale perché la loro battaglia è per legittimare il matrimonio tra persone di sesso diverso, secondo il modello dei “Veilleurs debout” francesi che si sono opposti alla Legge Taubira sul matrimonio tra persone dello stesso sesso. Nel loro caso, la protesta è motivata dal disegno di legge Scalfarotto.
A Nuoro in risposta alla battaglia delle “Sentinelle in Piedi” giovani e meno giovani che si riconoscevano più o meno nel popolo “Arcobaleno” hanno organizzato, di pomeriggio, un flash mob con il quale hanno ribadito che: «ci possono essere diverse forme di famiglia oltre a quella tradizionale e che il concetto di amore va oltre il rapporto uomo e donna».
La protesta, oltre a qualche fischio e diverse contestazioni verbali non è degenerata come in altre piazze italiane in violenza fisica, spintoni e tafferugli. Tuttavia si è svolto sotto il controllo di Carabinieri e Polizia che hanno presidiato la manifestazione fino alla fine.
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