Questa mattina, in occasione di una conferenza stampa tenutasi presso il parco Tanca Manna, gli archeologi Demis Murgia, Maurizio Cattani e Fiorencia Debandi assieme all’assessore comunale all’Ambiente Luca Lapia hanno fatto un resoconto sull’attività archeologica avviata lo scorso anno, la cui prima fase terminerà il 18 ottobre prossimo.
Gli scavi hanno evidenziato che le strutture abitative che circondavano il nuraghe sono a pianta rettangolare e risalgono all’età del Bronzo Medio e sono antecedenti a quelle tradizionalmente più conosciute di forma circolare.
L’indagine archeologia ha rivelato che l’antico abitato si era sviluppato in un punto strategico per il controllo di un’importante via di transumanza che conduceva nelle vallate sottostanti.
Infine sono diversi gli oggetti di uso quotidiano che sono stati recuperati e che testimoniano un’intensa attività domestica legata ad un’economia agropastorale e alla pratica della filatura e della tessitura, attestata anche dalla presenza di numerose fusaiole fittili.
Il 4 ottobre si svolgerà una giornata dedicata all’archeologia sperimentale e a breve, di giovedì, si potranno effettuare su prenotazione le visite guidate al nuraghe, le quali, saranno strutturate in questo modo: la mattina sarà riservata agli studenti e il pomeriggio l’ingresso è aperto a tutti.
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Estremamente interessanti le risultanze di scavo di questo nuraghe.
Se pensiamo che il villaggio del Nuraghe Sirai di Carbonia è costituito da strutture sia circolari che rettangolari e che queste ultime sono state attribuite (troppo frettolosamente) ai Fenici soltanto per il semplice fatto che i nuragici costruivano le loro capanne esclusivamente di forma circolare.