Un maxi traffico internazionale di droga, armi e soldi falsi che partiva dall’Europa dell’est (Albania e Romania), passando per le principali città del nord e centro Italia fino ad arrivare in Sardegna dove principalmente prendeva due direzioni: da una parte i centri abitati del Nord – Ovest: Sassari, Siniscola, San Teodoro, Porto San Paolo, Nulvi e Ala dei Sardi, dall’altra le due cittadine della costa occidentale est: Bosa e Macomer.
L’operazione “Cassiopea”, la decima effettuata dalla Polizia di Nuoro, ha sgominato una banda criminosa che solo con la droga immessa nel mercato (cocaina, hascish e marijuana) produceva un fatturato di oltre un milione di euro.
La struttura era composta da due bande criminose che si erano spartite il territorio sardo e che agivano in modo indipendente l’uno dall’altro, avendo come un unico referente sardo Lucio Baltolu intermediario tra il mercato locale e quelli Rumeno e albanese.
Sull’uomo pendeva un mandato di cattura internazionale, infatti, è stato fermato questa notte in Romania, mentre tornava da uno dei suoi “viaggi d’affari”.
Chi reggeva l’intero traffico erano gli albanesi, che trasportavano i soldi falsi, le armi e la droga attraverso furgoni muniti di doppio fondo, passando per Olbia e raggiungendo i punti nevralgici del mercato mentre i sardi, come è stato detto in sede di conferenza, si limitavano a comprare e spacciare le sostanze stupefacenti in ambito locale. Sempre i sardi, per non essere scoperti, durante le conversazioni telefoniche, indicavano le partite di droga con sinonimi che si rifacevano a pezzi di ricambio d’auto, abbigliamento e cibo mentre gli albanesi erano più spudorati e parlavano liberamente al telefono dei loro affari.
Il fulcro della maxi operazione è stato Nuoro: le indagini, infatti, hanno avuto inizio nel 2009 con l’arresto di piccoli spacciatori fino ad arrivare in questi giorni a colpire i vertici della struttura definita a costellazione. Ovvero come in quella definita Orione non c’è un’associazione a delinquere ma ognuno agiva in modo indipendente nel proprio raggio d’azione facendo parte di un sistema. Sempre nel capoluogo barbaricino sono stati tenuti d’occhio i luoghi nei quali veniva spacciata la droga ovvero i Giardini di piazza Vittorio Emanuele, gli spazi davanti alle Vecchie Grazie e alcuni bar e tabacchini della città.
Le indagini non sono state ancora chiuse e prossimamente l’operazione potrebbe portare alla luce nuovi retroscena, rivelando nomi e ruoli di altri personaggi, tra cui due donne già individuate.
Alla conferenza stampa di questa mattina, nella quale sono stati illustrati tutti i dettagli di Cassiopea hanno partecipato il Questore di Nuoro Pierluigi D’Angelo, il Vice Questore Giusy Stellino e il capo della Squadra Mobile Fabrizio Mustaro.
Questi i nomi fin ora delle persone coinvolte nell’operazione resi noti dalla Polizia.
Arrestati: Eugert Bici (nato in Albania, 30 anni); Andi Gjuzi (nato a Durres – Albania, 34 anni); Samir Baku (nato in Albania, 33 anni) Lucio Baltolu (nato a Alà dei Sardi, 53 anni).
Agli arresti domiciliari: Costantino Francesco Contena (nato a Nuoro, 31 anni); Andrea Usala (nato a Nuoro, 35 anni); Pietro Coccone (nato a Orune, 54 anni); Fabio Azara (nato a Olbia, 41 anni); Alessandro Chirra (nato a Siniscola, 41 anni).
Con obbligo di dimora: Antonio Mulargia (nato a Sassari, 31 anni); Gianluca Sanna (nato a Nuoro, 41 anni); Luca Russo (nato a Sassari, 34 anni); Ciriaco Porcu (nato a Nuoro, 31 anni); Andrea Pattitoni (nato a Olbia, 33 anni); Kujtim Bardhi -noto “Timi” (nato in Albania, 29 anni); Francesco Contena (nato a Nuoro, 21 anni); Francesco Ledda (nato a Alà dei Sardi, 43 anni); Andrea Biosa Orlandi (nato a Macomer, 37 anni); Costel Serban (nato in Romania, 25 anni).
Con obbligo di firma: Alessandro Ticca (nato a Nuoro, 40 anni).
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