Dorgali: il turismo tra transizione e rinascita

Sonia

Dorgali: il turismo tra transizione e rinascita

martedì 02 Settembre 2014 - 09:46
Dorgali: il turismo tra transizione e rinascita

Stefano Lavra

Stefano Lavra

Stefano Lavra

Come l’amministrazione e gli operatori affrontano la crisi economica

Promozione, innovazione, rete. Sono queste le parole d’ordine che, secondo l’assessore al marketing territoriale Stefano Lavra, hanno consentito a Dorgali e Cala Gonone di reggere, ancora una volta, la crisi economica meglio di altri. A dare fiducia all’esponente della giunta di Angelo Carta sono i numeri del turismo attivo che, ormai da alcuni anni, conferma un trend positivo.

«È vero che i conti si fanno a stagione conclusa, specialmente in una estate come questa, che all’inizio ha preoccupato tutti ma che potrebbe regalarci belle giornate anche a settembre e ottobre, come è accaduto l’anno scorso, dando una robusta mano d’aiuto al turismo».

Il circuito ambientale e archeologico dorgalese comprende: il sito di Tiscali, il villaggio di Serra Orrios, le celebri Grotte del Bue marino, il Nuraghe Mannu, la Grotta di Ispinigoli e  il Museo archeologico, tutti luoghi di grande attrazione e il cui accesso è subordinato all’acquisto di un biglietto. Nonostante il maltempo, che specialmente tra maggio e giugno ha fatto registrare un flusso in calo, sommando i dati di luglio e agosto, le presenze sono in linea col 2013.

Secondo l’amministratore stanno dando i loro frutti gli sconti per chi visita più siti il ruolo di coordinamento assegnato alla Pro loco, che ha il compito di monitorare gli ingressi e organizzare i gruppi in arrivo, consentendo ai gestori di concentrarsi sull’attività di visita guidata. «A parte siti e musei comunali, sono confortanti i numeri delle guide di escursionismo privato, che tra l’altro garantiscono presenze alle strutture ricettive, in gran parte bed and breakfast e agriturismo».

I turisti degli ultimi anni però cercano di contenere la spesa, è così? «Questo in linea di principio è vero, ma la qualità continua ad essere un’ottima carta, a patto di saperla promuovere, e per questa i visitatori sono disposti a corrispondere un giusto prezzo»., Lavra cita un’unica iniziativa, premiata dall’entusiasmo dei turisti e lusingata dal numero dei biglietti venduti, ma fa un plauso a tutto il vivace associazionismo dorgalese. «Trasformando gioielli naturalistici in teatri, i cori tradizionali del paese hanno dato vita ad un intero calendario di spettacoli. Alle grotte del Bue marino e in quella di Ispinigoli si sono tenute manifestazioni canore ed enogastronomiche; nel villaggio di Serra Orrios i canti del coro femminile Ilune hanno arricchito lezioni archeologiche sul sito. Turismo è anche inventiva e originalità».

Fin dal suo esordio la giunta di Angelo Carta ha puntato tutto sugli investimenti per il territorio, visti come strumento di lotta alla crisi. Le bonifiche ambientali e l’inasprimento delle sanzioni per reati per inquinamento dei luoghi, il confronto tra amministrazione e operatori in commissione sviluppo per decidere su quali fiere turistiche investire e a quali rinunciare, sono per Lavra azioni tutte convergenti verso un unico obiettivo.

»Svecchiare la nostra offerta e metterla al passo con una clientela sempre più informata ed esigente, ma soprattutto imparare a lavorare insieme. Noi come amministratori possiamo dare dei segnali, incoraggiare determinate scelte, ma le scommesse più importanti le fanno i cittadini. Personalmente ho gradito l’intraprendenza di alcune nostre realtà enogastronomiche, che hanno partecipato a popolari programmi radiotelevisivi e hanno ottenuto l’inserimento in rubriche specializzate su importanti giornali». Ma per l’assessore, reduce dalla fiera “bellavita” di Londra, la soddisfazione più grande è stata vedere quattro delle principali aziende dorgalesi ragionare di promozione, fare rete e portare unite il marchio Dorgali – Gonone in giro per il mondo., L’obiettivo successivo, sostiene, è mettere in rete le realtà più piccole.

C’è qualche preoccupazione per il caro traghetti? «Certo che c’è, ma non mi dispero. Anche in questo caso dobbiamo fare i conti con un turismo che cambia; l’utenza che non è più quella di vent’anni fa, con le ferie lunghe. Oggi buona parte dei nostri vacanzieri ha ferie brevi e la nave, nel prossimo futuro, è destinata comunque ad essere soppiantata dall’aereo. Mi piacerebbe che in Sardegna, e specialmente tra i comuni e le imprese del Nuorese, si parlasse maggiormente della viabilità interna. Mi sembra un tema ancora poco dibattuto».

Dorgali aveva il proprio punto di forza nei turisti automuniti che acquistano prodotti in loco. Come colmare il gap attuale? «Le nostre aziende debbono dotarsi di servizi di spedizione a costi contenuti, analogamente a quanto fanno altri paesi il cui turismo è basato sul trasporto aereo. Non invento niente, molte aziende dorgalesi offrono già servizi di questo tipo».

Pierfrancesco Lostia

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