“I cittadini non procedano ad alcun pagamento”
«La nuova TARI ed i conseguenti avvisi di pagamento inviati dal Comune di Nuoro sono un sopruso senza precedenti che nei casi migliori raddoppia le cifre già elevate pagate lo scorso anno».
Lo dichiarano le associazioni di categoria ADICONSUM, ADOC, CONFCOMMERCIO, CONFESERCENTI, CNA, CONFARTIGIANATO, APAN e LEGACOOP, in rivolta per il salasso che andrà a colpire cittadini e imprenditori nuoresi.
«Innanzitutto si rileva la poca trasparenza nella determinazione delle tariffe con indicazione di costi quantomeno incongruenti: spese per l’appalto del servizio, ammortamenti per mutui non identificati nel loro ammontare, la gestione di servizi mai entrati in funzione (ad esempio l’ecocentro di Funtana Buddia)» evidenziano le associazioni.
Le associazioni avevano già inoltrato il ricorso al TAR Sardegna contro l’Amministrazione comunale sulle tariffe TARES approvate nel 2013 per una serie di “errori” nella ripartizione dei costi. Fra i quali il più impattante in negativo è stato il conteggio del numero dei nuclei familiari che l’ufficio Tributi ha posto a base del calcolo TARES in 13.687 mentre all’ufficio Anagrafe risultano essere 15.311, con un differenziale di ben 1.624 nuclei in meno. Se la ripartizione fosse avvenuta sul dato reale ovvero su oltre 15mila famiglie i costi sulla tassa dei rifiuti si sarebbero ridotti notevolmente.
Altri fattori che hanno inciso sull’aumento delle tariffe sono stati determinati dalla delibera adottata dal Consiglio Comunale. Infatti sulla base del PEF (Piano Economico Finanziario) non emerge effettivamente la suddivisione fra costi fissi e costi variabili e la loro relativa percentuale d’incidenza sul costo totale. Non viene indicata, inoltre, la quota dei costi del servizio attribuita alle utenze domestiche e non domestiche con le relative percentuali d’incidenza sul totale dei costi del servizio.
Di fatto si ripetono gli stessi errori fatti nella tassazione dello scorso anno per cui le associazioni hanno fatto nuovamente ricorso al TAR che verrà discusso il prossimo 1° ottobre.
Negli avvisi di pagamento esaminati si sono rilevati errori nelle attribuzioni di categorie, nelle superfici tassate, non sempre a discapito degli utenti, che denota una leggerezza disarmante nell’affrontare il problema.
«È stato inoltre imbarazzante constatare che le tariffe approvate dal Consiglio Comunale il 7 agosto erano già state determinate il 16 giugno scorso. Cioè due mesi prima si sapeva già che quelle tariffe sarebbero state comunque approvate, beffando i consiglieri che avevano lavorato e proposto modifiche attraverso emendamenti. -concludono le associazioni-. Non è giustificabile che in una situazione di disagio in cui versano le famiglie e gli imprenditori, si siano voluti vessare ulteriormente ripartendo in due rate la TARI e non in tre come accadeva in precedenza per la TARES, se non addirittura in quattro rate per dare un pò di respiro ai contribuenti. Per tutte queste motivazioni, invitiamo gli utenti di non procedere ad alcun pagamento in quanto trattasi di avvisi bonari, mentre nel frattempo ci organizzeranno una serie di azioni da attuare contro il Comune di Nuoro».
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