Sul mercato avrebbero fruttato circa 300.000,00 euro
Una piantagione di 386 piante di marijuana, di un’altezza compresa tra i 50 e i 150 centimetri è stata rinvenuta sabato scorso, in località “Malurbei”, in agro di Olzai.
L’operazione è stata compiuta dai Carabinieri della Compagnia di Ottana, coadiuvati dai colleghi dello Squadrone eliportato Cacciatori di Sardegna, dal personale della stazione di Gavoi, comandata dal Maresciallo ordinario Mirco Granocchia, in collaborazione con i colleghi di Olzai, Dualchi e dai Cacciatori di Sardegna di stanza ad Abbasanta.
Durante un servizio perlustrativo per la prevenzione e la repressione della coltivazione di sostanze stupefacenti, i Carabinieri che da tempo monitoravano l’area, sono riusciti ad individuare la piantagione nonostante le notevoli difficoltà legate ad una morfologia del territorio che non permette una agevole perlustrazione.
Agli occhi dei militari si sono presentate varie piazzole coltivate in maniera certosina con una cinquantina di piante ognuna. Nulla era lasciato al caso, nemmeno l’irrigazione, servita da un funzionale sistema di irrigazione a goccia, alimentato direttamente da una fonte naturale posizionata ad una distanza di circa 300 metri dalla piantagione e il cui regolare corso era stato quindi opportunamente deviato. Gli ignoti coltivatori, per assicurare un certo margine di sicurezza a chi direttamente operava sulle piante, si posizionavano in vari punti che permettevano l’osservazione sulle aree circostanti in modo tale di dare l’allarme in caso della presenza delle Forze dell’ordine sul territorio.
Uno di questi punti di osservazione allestito e attrezzato anche di binocolo, è stato individuato dai Carabinieri. L’intera piantagione è stata estirpata e posta sotto sequestro secondo le disposizioni dal magistrato di turno, dottor Andrea Schirra, in attesa di provvedere al relativo campionamento per le analisi e alla successiva distruzione. Dalla vendita finale, gli spacciatori avrebbero ricavato una cospicua somma di denaro, all’incirca di 300 mila euro.
Oltre alle piante è stato anche sequestrato tutto il materiale rinvenuto sul posto utile all’attività investigativa, che i Carabinieri di Ottana porteranno avanti per individuare i coltivatori dal particolare pollice verde.
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