Lo scorso 31 luglio le organizzazioni sindacali della CGIL, CISL, UlL, CISAL, avevano ricevuto, durante un incontro con !a Direzione Aziendale, la comunicazione che il punto vendita facente capo alla Società SARDAGEST-CONAD, sito nel Centro Commerciale di Prato Sardo, chiuderà l’undici ottobre prossimo e che il personale composto da venti unità lavorative saranno licenziate.
Le motivazioni addotte dall’Azienda sono di natura economica, riconducibili alla perdurante crisi de! settore e alle ingenti perdite che l’esercizio accumula anno dopo anno.
In questo periodo e in quello precedente le Organizzazioni Sindacali si sono rese disponibili con l’Azienda per individuare, nel rispetto e nella salvaguardia dei posti di lavoro, dei percorsi per ridurre le perdite.
ll tutto non è servito ad evitare la chiusura del punto vendita e a salvaguardare nessun posto di Iavoro, considerato che la Società con nuovo marchio che subentrerà, non ha manifestato nessun interesse, tutt’altro, ad assorbire in tutto o in parte le unità lavorative licenziate.
In questi giorni le Organizzazioni Sindacali e le Istituzioni sono stati impegnati in incontri tecnici con l’Azienda per cercare di attutire il disagio economico e sociale derivante da questa scelta unilaterale e traumatica che comporterà la perdita di 20 posti di lavoro.
«Si insisterà sul riconoscimento di tutti i mezzi e le procedure che la Iegge prevede in tali casi e si chiederà all’Azienda di farsi partecipe economicamente di questo disagio.- rimarcano le Organizzazioni- l’esigenza imprescindibile di avere, in questo duro momento, che si ripercuote su tutta l’economia del nuorese, al proprio fianco e a quello dei lavoratori, le istituzioni, a tutti i livelli, così come esse si sono attivate nel difendere, giustamente, vari presidi che lo Stato, nella logica dei tagli e de! risparmio, vuole cancellare. Non si deve permettere che ancora una volta si assista impotenti ad uno scempio che sta minando la convivenza sociale di questo territorio. Pertanto le OO.SS.,-concludono- con i lavoratori, saranno presenti alla riunione che presumibilmente si terrà presso la Camera di Commercio avente ad oggetto la discussione sulla situazione dei “Siti Istituzionali”, per sensibilizzare l’opinione pubblica e chiedere al Presidente della Camera di Commercio di farsi interprete del disagio e lavorare affinché, con l’apporto di tutti i soggetti, si trovino obbligatoriamente delle soluzioni alternative a questo stato di cose».
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