Nel report presentato questa mattina in occasione di una conferenza stampa nella sede della CONCOMMERCIO di Nuoro i dati sulla “sopravvivenza” delle aziende non sono per nulla confortanti, anzi dimostrano che si sta assistendo ad una vera desertificazione commerciale.
L’ultima chiusura riguarda il punto vendita Conad a Prato Sardo, ma è solo l’ultima di tante imprese che dal 2009 in poi hanno calato le saracinesche lasciando senza lavoro migliaia di lavoratori e imprenditori.
Attraverso l’Ente Bilaterale del Terziario Nuoro Ogliastra, Confcommercio insieme a CGIL, Cisl, UIL e tutti i sindacati di categoria hanno presentato un’analisi dettagliata del settore nel territorio. Al tavolo di concertazione hanno partecipato: Agostino Cicalòb, Presidente Confcommercio Nuoro Ogliastra; Salvatore Pinna, Presidente Ebiter Nuoro Ogliastra e Segretario Generale CGIL Nuoro; Michele Fele, Segretario Generale CISL Nuoro; Mario Testoni, Segretario Cisl Fisascat Nuoro; Felicina Corda, Segretario Generale UIL Nuoro; Cristiano Ardau, Segretario Generale UILTUCS Sardegna e Gian Luca Deriu, direttore della Confcommercio Nuoro-Ogliastra.
Calo di consumi, crisi e chiusure. Si sopravvive a fatica ma nonostante questo non si può gettare la spugna ma bisogna necessariamente reagire e attuare una politica di programmazione concreta e efficace. Ecco perché è indispensabile partire da un report attento sulla situazione territoriale per capire le cause profonde di una crisi che ha attanagliato il territorio senza alcun accenno ad una inversione di tendenza.
Secondo i dati dell’EBITER dal 2009 a oggi sono 3417 le imprese che hanno chiuso rispetto alle 2049 che hanno aperto con un saldo negativo pari a 1368.
Con l’effetto che in questo arco di tempo sono 5245 i posti di lavoro persi (tra 3930 addetti al Commercio e 1345 impiegati negli Alberghi, nei Ristoranti e nei Pubblici Esercizi). Di questi lavoratori 1323 hanno avuto diritto agli ammortizzatori sociali e 3922 non accedono a nessun genere di sostegno sociale.
Gli ultimi dati della provincia di Nuoro sugli ammortizzatori sociali sono i seguenti: 4903 persone ne usufruiscono di cui il 50% edili (2451); 27% terziario (1323) e 23% metalmeccanici, trasporti e altri settori (1127).
Secondo il dato dell’UnionCamere il 22% delle imprese muore entro 24 mesi con la conseguenza che il sistema si depaupera ulteriormente, si sono perse imprese storiche sul territorio e si sono drasticamente ridotti i passaggi generazionali delle aziende.
Il crollo dei consumi ha generato l’annichilimento dei redditi e la sfiducia verso il futuro, un’esorbitante imposizione fiscale locale e nazionale, le restrizioni creditizie, l’abusivismo e la contraffazione senza la valorizzazione delle nostre risorse locali come ad esempio il settore turistico considerato residuale e non primario stanno cancellando ogni genere di attività imprenditoriale con l’avanzamento della desertificazione di Nuoro e della sua provincia.
Secondo i dati del 2013, infine, la pressione fiscale in Italia risulta la più elevata a livello europeo, con il 53,2%, con la componente che abbiamo il tasso d’europa più alto per il sommerso pari al 17, 3%.
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