Processo Dina Dore: si riprende a settembre

Sonia

Processo Dina Dore: si riprende a settembre

giovedì 17 Luglio 2014 - 14:04
Processo Dina Dore: si riprende a settembre

L'avv. Mario Lai durante il processo per l'omicidio Dina Dore (© foto S. Novellu)

Francesco Rocca depone al processo per l'omicidio Dina Dore (© foto S. Novellu)

Francesco Rocca depone al processo per l’omicidio Dina Dore (© foto S. Novellu)

La difesa affila le unghie e va a muso duro con i testimoni

Si è tenuta questa mattina, l’ultima udienza, prima della pausa estiva, del processo per l’omicidio di Dina Dore .

Iniziato alle 9.30 questa mattina e terminato intorno alle 11, il processo ha riservato comunque delle sorprese.

Subito l’avvocato Mario Lai, difensore di Francesco Rocca, chiede alla Corte con toni duri e sprezzanti di convocare l’attuale commissario di Orgosolo Giampiero Putzu, il quale, all’epoca dei fatti era di ruolo a Gavoi.

Lai voleva capire se effettivamente la testimonianza di Antonio Delitala di Bolotana, ascoltata la scorsa settimana, cioè quella di aver visto un uomo di corporatura atletica uscire di gran fretta dal garage dei Dore il giorno del delitto si basasse su fatti concreti oppure su un sogno.

Il tutto nasce dall’ultima udienza: di primo mattino si pensava che la testimonianza del pensionato sarebbe stata determinante per dare una svolta al processo,  dopo che costui era stato chiamato in causa dal commissario Putzu in seguito alla segnalazione di un suo confidente.

L'avv. Mario Lai durante il processo per l'omicidio Dina Dore (© foto S. Novellu)

L’avv. Mario Lai durante il processo per l’omicidio Dina Dore (© foto S. Novellu)

«Certi organi d’informazione – ha evidenziato Lai – ci hanno accusato, come difesa, di aver fatto un autogol. Noi  vogliamo capire se un uomo dello Stato (il commissario Putzu ndr) possa aver basato delle relazioni su un inchiesta così delicata su un sogno oppure su fatti realmente accaduti».

La Corte tuttavia ha respinto la richiesta dell’Avvocato della Difesa in quanto, come  argomentò a chiare lettere il presidente del Tribunale Demuro già la scorsa volta: «ci si era già espressi negativamente sul punto, in quanto un rappresentante delle Forze dell’Ordine non è tenuto a riferire chi sono i propri confidenti».

Subito dopo è salita sul banco dei testimoni Graziella Dore, sorella della vittima, la quale, alla domanda della Difesa se fosse vero che lei avesse riferito al Maresciallo Granocchia di aver trovato delle contraddizioni nei racconti di Francesco Rocca in relazione all’omicidio e per questo motivo lo avesse indicato come colpevole.

Graziella Dore ha risposto che in quella circostanza non aveva indicato nessun nome.

Infine sono stati risentiti Andrea e Joseph Mulas rispettivamente padre e figlio in merito al giorno dell’omicidio. Lai in particolare ha chiesto a Joseph di ricostruire i suoi contatti con Pierpaolo Contu in quel fatidico 26 marzo 2008.

Oggi avrebbero dovuto testimoniare anche Andrea Sanna, il pizzaiolo che secondo la lettera anonima sarebbe un testimone chiave e Adriana Manca. Entrambi sono già stati ascoltati dai giudici e oggi non si sono presentati in aula. Sanna, in particolare,  ha presentato in mattinata un certificato medico per problemi di salute.

La prossima udienza è prevista per il 18 settembre, in occasione della quale si sentiranno tutti i testimoni della difesa.

S.Meloni © Tutti i diritti riservati

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