Il giudice da ragione a Giovanni Deiana e lo reintegra in Provincia nel settore Lavoro
Deriu lo aveva sollevato dal suo incarico in Provincia, con la motivazione di un nuovo ruolo, che in realtà a Giovanni Deiana, dirigente provinciale e capogruppo del PD in Consiglio Comunale, non calzava proprio a pennello in quanto per lui era un modo per metterlo ai margini dell’attività lavorativa.
Un po’ come diceva l’economista John Maynard Keynes che in periodi di crisi lo Stato dovrebbe pagare i disoccupati per scavare una gigantesca buca e poi riempirla.
Lo stato d’animo di Deaiana si può accostare alla metafora sopraccitata perché:« la revoca era illegittima e il nuovo incarico si è tradotto nella sostanziale inoperatività ed inattività: infatti, non mi sono state assegnate risorse umane, finanziarie ed obiettivi. In soli sette mesi ho adottato, 4 determinazioni, contro le 183 precedenti; ho gestito 52 pratiche, contro le oltre mille quando ero nel settore lavorativo» scrive il capogruppo del PD in una nota stampa.
Ecco perché Deiana ha vinto il ricorso.
Il Giudice lo ha reintegrato nel settore lavoro che dirigeva da oltre cinque anni, revocatogli nel dicembre scorso.
«Deriu, sostenendo che vi fosse un legge regionale che preveda la liquidazione della Provincia, ha creato un nuovo settore dedicato, appunto, alla liquidazione dell’Ente, che è stato a me affidato.- evidenzia Deiana- . Ad aprile ho fatto ricorso al giudice del lavoro contro il suo decreto (difeso dall’avvocato Francesco Pirari); ma la prima udienza è stata fissata a febbraio 2015; allora ne ho fatto un altro (ex art. 700 c.p.c.) per ottenere, in via d’urgenza, la reintegra nell’incarico che è stata accolta favorevolmente».
«Il conferimento di un incarico inesistente ha leso la mia professionalità; da ciò è derivato un danno, non solo grave, ma anche irreparabile». conclude Deiana che rincara la dose su Deriu evidenziando che «un simile atto è risultato vile e puerile e per tale motivo segnalerò alla Corte dei Conti il danno erariale per aver pagato un dirigente senza farlo lavorare; mi auguro che altre autorità giurisdizionali vogliano e sappiano accertare i veri motivi della mia rimozione, del tutto estranei all’interesse pubblico».
Dunque l’accostamento di Deiana al disoccupato che è pagato per scavare e riempire buche in tempo di crisi non è del tutto sbagliato!
So. Meloni ©Tutti i diritti riservati