La mobilitazione da parte delle Associazioni, dei politici e dei sindacati riusciranno a scongiurare la chiusura?
Tra gennaio e aprile 2014, qualcuno mormorava la paventata chiusura della Motorizzazione Nuorese.
“La calunnia è come un venticello che si insinua piano piano” recita così una delle Arie più famose dell’opera lirica del Barbiere di Siviglia di Gioacchino Rossini, è riassume perfettamente la situazione che si è presentata nel nostro territorio.
Nessuno pensava, inizialmente, che lo smantellamento di questo Ente si concretizzasse, pochi nel periodo giusto si sono mobilitati e molti hanno pensato che si trattasse solo di dicerie.
Adesso a luglio 2014, quando il processo di chiusura è irreversibilmente iniziato bisogna capire se lo stato di agitazione sortirà gli effetti desiderati.
Intanto per lunedì prossimo la Confartigianato di Nuoro e le autoscuole hanno convocato un’assemblea pubblica per le 9,00 all’Hotel Grillo.
«Siamo pronti ad azioni eclatanti, la situazione è gravissima ed è stata sottovalutata» affermano Pietro Contena e Maria Carmela Folchetti, rispettivamente segretario e presidente di Confartigianato Nuoro.
Secondo i dati di Confartigianato sono quasi 10.000 le operazioni che l’Articolazione Periferica del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti effettua ogni anno. Oltre 3.000 le revisioni di camion, mezzi speciali e autobus, ben 6.212 le prove d’esame per il conseguimento delle patenti e un numero non quantificabile di altre operazioni, come il duplicato delle patenti o la reimmatricolazione, che non sono sottoposte a statistiche.
Per il consigliere regionale Daniela Forma del Pd lo smantellamento di tale servizio sarebbe un forte disagio per un territorio già provato duramente dall’arretramento dello Stato.
Luigi Crisponi dei Riformatori ex assessore al Turismo e ora all’opposizione in Consiglio regionale con un’interrogazione a risposta scritta denuncia la situazione e chiede all’assessore regionale ai Trasporti Dadea :«se sono state avanzate osservazioni al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, valutando iniziative di un maggior coinvolgimento della Regione con una nuova funzione di coordinamento e eventuale assorbimento delle professionalita’ in carico agli Uffici delle Motorizzazioni Provinciali della Sardegna».
Infine il direttore dell‘Apan Sardegna Gianfranco Seddone in un comunicato scrive: «Gli interventi effettuati dai Comuni, dalla Provincia e da qualche politico Regionale, in questo momento, sono privi di senso. È come chiudere la stalla dopo la fuga dei buoi. Ormai tutto è stato deciso, il decreto sulla soppressione della motorizzazione di Nuoro, è stato stilato, firmato e si sta procedendo al trasferimento degli uffici nella Provincia di Sassari e Oristano.
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