L’XI edizione del Festival Letterario della Sardegna si è chiusa ieri a Gavoi con l’incontro dello scrittore franco-ispanico Romain Puértolas: circa 1.500 persone hanno affollato piazza Sant’Antiocru per ascoltare l’autore del recente caso editoriale “L’incredibile viaggio del fachiro che restò chiuso in un armadio Ikea” pubblicato in tutto il mondo. Numerosi sono gli ospiti che si sono avvicendati sui palchi della manifestazione.
Tra questi, gli scrittori italiani Fabio Stassi, Walter Siti, Wu Ming, Marco Vichi, Matteo B. Bianchi, Riccardo Chiaberge, Vincenzo Latronico, Stefano Tura, Andrea Cedrola, Lorenzo Cecioni, Giorgio Vasta, con alcune incursioni eccellenti dal mondo dello stile – con Antonio Marras e Flavio Manzoni – e della fotografia con Mario Dondero. Moltissime le donne, tra cui Caterina Bonvicini, Andrea Delogu, Elvira Serra, Paola Soriga, Savina Dolores Massa. Presenza più significativa che mai anche quella degli autori stranieri con Audur Ava Ólafsdottir, Romain Puértolas, Cezar Paul-Bădescu, Sigitas Parulskis, Katja Lange-Müller, Susanne Scholl.
Fin dal venerdì un crescendo di pubblico ha come di consueto affollato le strade e le piazze del paese confermando l’interesse e l’affetto della gente per l’Isola delle Storie, che negli anni ha portato in Barbagia migliaia di persone.
Si confermano i numeri del Festival con circa 1.500 presenze agli appuntamenti in piazza Sant’Antriocru che hanno ospitato i cicli di incontri, Mezzogiorno di fuoco – uno tra i più seguiti – Storie di altri luoghi, dedicato alle voci straniere, e i due incontri delle 22.30. Le altre piazze – che hanno ospitato gli appuntamenti Dal Balcone, i Reading, e Altre prospettive – hanno tenuto una media tra le 500 e le 900 presenze, con un picco di circa 1.500 persone, nella giornata di domenica, per il Reading di Giole Dix con il suo “Quando tutto questo sarà finito”. Posti esauriti con oltre 750 presenze anche a Lodine per il secondo anno protagonista di un appuntamento mattutino che ha portato nella bellissima piazza panoramica di San Giorgio il collettivo Wu Ming.
Successo anche per lo spazio dedicato ai ragazzi e curato da Teresa Porcella, insieme all’Associazione Scioglilibro e in collaborazione con la Biblioteca Satta di Nuoro, che è stato animato da numerosi incontri con importanti autori, tra i quali Jorge Luján, Janna Carioli, Sonia Maria Luce Possentini, Elena Baboni e Giorgio Scaramuzzino, e da molteplici laboratori. Tra questi sono stati particolarmente apprezzati e seguiti quello sul calcio di Carlo Carzan e Sonia Scalco, “Playgoal – Campionato aperto” e quelli di Gianfranco Antuono, Blu Sole, Santo Pappalardo ed Emanuele Ortu.
Molto apprezzata è stata la serata inaugurale con la seconda edizione del progetto musicale Concerto per l’Europa a Gavoi – sostenuto da Enel – che ha rimarcato la stretta sinergia con l’EUNIC – European Union National Institutes for Culture – e gli Istituti di Cultura Europei, confermando l’intenzione dell’Isola delle Storie di essere una manifestazione sempre più attenta ad altre culture.
Esperimento riuscito e da ripetere è stato, inoltre, il Preludio di Giugno che ha anticipato il Festival con gli incontri degli scrittori Silvia Avallone e Sandrone Dazieri e con l’inaugurazione della bellissima mostra I Collages di Wislawa Szymborska, realizzata grazie alla collaborazione con l’Istituto di Cultura Polacco di Roma e la Fondazione Wislawa Szymborska, che ha riscosso un grande successo di pubblico. Il Preludio si è dimostrato una ulteriore occasione di sviluppo e crescita anche per le infrastrutture locali che ogni anno si preparano a questo evento con grande professionalità ed entusiasmo.
Un buon richiamo di pubblico hanno avuto anche le altre mostre, tra cui: “Orizzonte in Italia” di Antonio Rovaldi, realizzata dalMuseo MAN di Nuoro, aperta negli spazi del Museo Comunale di Gavoi fino al 31 agosto, “L’Isola dei tessuti”, presentata dal MURATS – Museo Unico Regionale dell’Arte Tessile Sarda e dal Comune di Samugheo, e il progetto “Raccontami la tua impresa”prodotto dalla Camera di Commercio di Nuoro in collaborazione con il Festival.
Fondamentale, come sempre, il grande lavoro delle “magliette rosse”, volontari del Festival, indispensabili per la buona riuscita della manifestazione.