È passato con 18 voti favorevoli, 4 astensioni e l’opposizione che esce dall’aula
Numeri risicati per il consuntivo 2013 approvato ieri dal consiglio comunale.
Il documento contabile è stato illustrato in aula dall’assessore al bilancio Tore Daga, con l’aiuto di slide esplicative per aiutare i consiglieri a comprendere i dati e i meccanismi che li hanno prodotti.
Di fronte a un’aula semideserta (molte le assenze nel PD e fra gli alleati – più che la maggioranza infatti a essere interessata sembrava l’opposizione), Daga ha spiegato le difficoltà di amministrare di fronte ai continui tagli del governo nazionale e della regione.
A lungo l’esponente della Giunta si è soffermato sulla spiegazione del complesso meccanismo che regola il patto stabilità, precisando che ai cittadini nuoresi il patto è costato 18 milioni di euro, dato è stato però contestato a Daga dal consigliere di opposizione Marcello Seddone, il quale ha ribadito che dai suoi calcoli la cifra non sarebbe di 18 milioni di euro bensì di quattro.
Illustrando il documento contabile l’Assessore al bilancio, si è soffermato sulla necessità del Comune di aumentare l’imposizione tributaria locale. Una scelta, secondo Daga, a cui l’Amministrazione di centrosinistra è stata costretta. Anche in questo caso l’Assessore è stato smentito dal capogruppo del PDL Pierluigi Saiu: leggendo i numeri relativi all’andamento del prelievo tributario pro capite, Saiu evidenzia come in tre anni le tasse comunali siano aumentate del 75% e che a fronte di tagli ai trasferimenti per 7 milioni, la giunta Bianchi abbia aumentato le tasse di dieci milioni di euro. Daga, dal canto suo, ha risposto che l’aumento è dovuto ai balzelli che in questi anni i governi nazionali hanno inventato mentre Saiu ha replicato che le aliquote le decide il Comune che invece di diminure le spese e tagliare gli sprechi preferisce alzare le tasse.
L’assessore al bilancio non ci sta però a passare per un tassatore senza cuore e sfodera i numeri relativi al costo dei servizi garantiti dal Comune. Per Daga infatti l’aumento delle tasse ha assicurato l’erogazione dei servizi essenziali. Anche in questo caso è arrivata la replica di Seddone che ha ribadito che alcuni di quei servizi siano in realtà coperti con risorse comunali in percentuali bassissime dell’uno, del due o tre per cento. Dai banchi dell’opposizione è intervenuto anche Peppe Montesu, il quale, alle argomentazioni dei suoi colleghi, aggiunge le contestazioni sulle entrate virtuali illustrate nella conferenza stampa del giorno prima.
Andrea Fadda, del gruppo Idea Comune, pur contestando il rendiconto rimane in aula e si astiene.
Dalle parti del centrosinistra si registra un solo intervento, quello del capogruppo del PD Giovanni Deiana, che si è impegnato, in sede di dichiarazioni di voto, in una tiepida difesa del documento.
Alla fine il rendiconto è stato approvato con 18 voti favorevoli, 4 astensioni e l’opposizione che esce dall’aula.
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