Coordinata da Roberto Bornioli, presidente Confindustria Sardegna Centrale, la conferenza ha rappresentato l’ottava tappa di un percorso che, insieme al capoluogo barbaricino, ha coinvolto i centri di Macomer, Fonni, Tortolì, Orosei e Tonara.
Al convegno hanno partecipato Marco Gay (presidente nazionale Giovani imprenditori Confindustria), Raffaele Paci (assessore regionale alla programmazione) e il sindaco di Nuoro Alessandro Bianchi, affiancati da numerose altre figure interessate e direttamente coinvolte che sono intervenute in prima persona durante la riunione.
Come spiegato nel corso della mattinata, Mosaico è una manifestazione che dal 2011 ha preso in considerazione le differenti situazioni dei territori di Nuoro e Ogliastra, raccogliendo le testimonianze di 250 imprenditori e puntando l’attenzione sulle infrastrutture, i servizi, le industrie e sul sistema imprenditoriale sardo.
Dalla discussione è emersa la chiara volontà di superare la profonda crisi delle zone interne della Sardegna, sempre più trascurate e marginalizzate, rilanciando l’economia e creando nuove opportunità per la crescita e lo sviluppo del territorio.
I numeri sono preoccupanti: come dimostrato da un recente studio la provincia di Nuoro è risultata fanalino di coda in Italia nell’ambito della dotazione infrastrutturale e, in un arco temporale che va dal 2003 al 2013, è stata registrata una perdita di circa 5000 abitanti (il 3 % del totale).
Inoltre appena venti milioni di euro su 2,5 miliardi complessivi stanziati per l’intero territorio isolano sono stati destinati alle zone centrali della Sardegna.
Le scelte politiche dei governi statali e regionali continuano a penalizzare un’area che, restando immobile economicamente, subisce continuamente proposte provenienti dall’alto e indirizzate verso altri poli ambientali.
Le imprese, come ribadito in più occasioni, sono in fortissima sofferenza e il loro futuro appare sempre più incerto, così come appare evidente che le zone al centro dell’attenzione vengono progressivamente svuotate di competenze, presidi e funzioni.
L’idea, per tentare di porre rimedio ad una situazione che sembra destinata ad aggravarsi, è quella di di condividere una proposta progettuale attentamente programmata e finanziata tramite un sensato utilizzo dei fondi europei per le zone interne e i centri urbani.
Come rappresentato da un breve filmato estremamente significativo, i punti fondamentali attorno ai quali ruoterà il progetto sono cinque: la valorizzazione dell’ambiente a fini turistico-produttivi; un maggiore sostegno al settore industriale; l’elaborazione di un innovativo piano per le infrastrutture; il trasferimento a Nuoro della sede dell’assessorato all’Ambiente; un appoggio mirato all’università e alle imprese in difficoltà.
«Tale opportunità è da sfruttare nel migliore dei modi, ci troviamo davanti ad un’ultima chiamata» hanno sottolineato a più riprese gli invitati al convegno.
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