Un momento della deposizione di Francesco Rocca (© foto Cronache Nuoresi)
In questi istanti il presunto mandante raccontala propria verità
Il processo per l’omicidio di Dina Dore volge al termine dopo quasi un anno di requisitorie durante le quali sono stati ascoltati testimoni, protagonisti (tra questi anche la ex amante di Rocca, Anna Guiso), una parte dei familiari, (quelli del presunto esecutore dell’omicidio, invece, Pierpaolo Contu, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere) e le stesse Forze dell’ordine che hanno seguito le indagini.
Mancava solo lui all’appello, Francesco Rocca, il dentista di Gavoi accusato di essere il mandante e l’organizzatore dell’omicidio di Dina Dore.
Il giorno tanto atteso è finalmente arrivato.
Il protagonista del Processo per l’omicidio di Dina Dore, il marito della vittima, Francesco Rocca, in questi minuti sta finalmente raccontando la propria versione dei fatti.
Il discorso di Rocca ha preso piede dalla rilettura del proprio rapporto con la moglie per arrivare ai drammatici momenti dell’omicidio.
Uno dei dati più significativi emersi dalla sua testimonianza è che la vittima sapeva della relazione tra Rocca e Anna Guiso: «… mia moglie aveva scoperto la nostra relazione. Questa però non era ancora una cosa seria… lo è diventata solo dopo l’omicidio».
Emerge poi, tra le altre cose, che il giorno dell’omicidio il dentista si ferma al bar prima di fare rientro a casa, mostrandosi preoccupato con gli amici per il fatto che la moglie non rispondesse al telefono. A questo punto il Pubblico Ministero interviene facendo notare il comportamento più appropriato per una persona preoccupata per una situazione anomala sarebbe dovuto essere quello di precipitarsi a casa per vedere cosa era successo piuttosto che fermarsi al bar …
Nelle prossime ore seguirà il resoconto completo dell’udienza di oggi.
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