Sorpresi con oltre 50 chili di marijuana e arrestati in un ovile di Loculi

Sonia

Sorpresi con oltre 50 chili di marijuana e arrestati in un ovile di Loculi

mercoledì 25 Giugno 2014 - 16:55
Sorpresi con oltre 50 chili di marijuana e arrestati in un ovile di Loculi

Mercurio, Arena, Pinna, Mura e Palmieri

Mercurio, Arena, Pinna, Mura e Palmieri

Mercurio, Arena, Pinna, Mura e Palmeri

Stroncato un  grosso traffico di stupefacenti tra Albania, Lombardia e Sardegna

 La-conferenza-stampa-dei-Carabinieri-sul-maxi-sequestro-di-droga-©-foto-Cronache-Nuores


La conferenza stampa dei Carabinieri sul sequestro di droga (© foto Cronache-Nuoresi)

Per oltre quaranta giorni sono stati monitorati nelle campagne più sperdute della Baronia dai Carabinieri della Compagnia di Siniscola, guidati da Andrea Senes e dal vice comandante Sergio Pagliettini, e dai Cacciatori di Sardegna, i quali hanno aspettato che facessero il passo falso  per poterli cogliere sul fatto.

Il blitz dei Carabinieri è scattato ieri pomeriggio in località Istia, a Loculi.

Sono finiti in manetta Giovanni Mercurio (50 anni, allevatore, pregiudicato di Loculi), Roberto Mura (29 anni, disoccupato di Loculi), Giuseppe Arena (37 anni. di Arosio, Como), Matteo Pinna (42 anni, meccanico di Samassi) e Silvio Palmeri (42 anni, pregiudicato di Limbiate, Monza). I cinque sono stati sorpresi con 50 kg di marijuana di ottima qualità, pronta per essere spacciata, nonchè di un campione di eroina come “assaggio” e 124 mila euro in contanti. Il giro di sostanze stupefacenti era articolato tra l’Albania, la Lombardia e la Sardegna.

 Tutto iniziò  nel 2009, quando, durante una perquisizione nell’abitazione di Mercurio i Carabinieri avevano rinvenuto, interrati nel giardino di casa, 267 mila euro in contanti (sequestrati perché l’allevatore non era riuscito a spiegarne la provenienza) oltre a un timbro dell’ASL.

In quell’occasione l’allevatore fu denunciato per ricettazione. Da allora, con discrezione ma costantemente, era tenuto sotto controllo, fino a quando, alcune settimane fa, gli strani movimenti di mezzi e persone all’interno della sua azienda di Loculi si sono intensificati. Nel via vai di persone è stato notato lo stesso Arena che ha forti legami con la criminalità organizzata calabrese e albanese.

Per questo motivo, i successivi appostamenti dei Cacciatori di Sardegna hanno permesso di arrivare al blitz che ieri ha portato all’arresto dei cinque trafficanti e al rinvenimento del grosso quantitativo di marijuana proveniente dall’Albania e di 10 grammi di eroina che doveva essere testata in attesa di una grossa partita (i Carabinieri hanno parlato dai 10 ai 12 chili) il cui arrivo era previsto la settimana successiva sempre a Loculi.

Una parte della droga e dei soldi recuperati (© foto Cronache Nuoresi)

Parte della droga e dei soldi recuperati (© foto Cronache Nuoresi)

La marijuana, accuratamente occultata, è stata trasportata su un camper e un’autovettura che fungeva da “staffetta” guidate rispettivamente da Giuseppe Arena e Silvio Palmeri.

I due, una volta giunti nell’Isola, sulla 131 DCN nell’area di servizio del distributore al bivio del Sologo  si sono separati per terminare l’operazione di trasporto senza destare sospetti.

Palmeri è rimasto  in attesa alla stazione di Servizio,  mentre Arena, a bordo del camper si è recato all’ovile dove ad attenderlo c’erano lo stesso Mercurio assieme al nipote Roberto Mura  e  Matteo Pinna.

A questo punto l’imponente dispositivo messo in campo, composto da diverse decine di Carabinieri tra Nucleo Operativo e Radiomobile di Siniscola, Cacciatori e Cinofili di Abbasanta, entrato in azione, ha permesso, nel giro di pochi secondi, il congelamento dell’area e l’immobilizzazione dei quattro.

Palmeri nel frattempo veniva individuato e fermato presso l’area di servizio del Sologo.

La successiva perquisizione all’interno dell’azienda ha permesso il rinvenimento, dei 124.000 euro in contanti nascosti  sotto un pozzetto coperto da un masso di granito che il Mercurio avrebbe verosimilmente utilizzato per l’acquisto della partita di stupefacente.

I cinque, si trovano ora nel carcere di Badu’ e Carros e dovranno rispondere davanti al giudice di detenzione illecita e spaccio di ingenti quantità di sostanze stupefacenti.

S.Meloni ©Tutti i diritti riservati

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