Profondo malessere inascoltato nei dipartimenti di Polizia
La Polizia garantisce l’ordine pubblico e la sicurezza ma in questi tempi di incertezza economica e di forti tagli pubblici chi sta intervenendo per comare il loro malessere?
Lo denuncia l’ennesima volta il sindacato di Polizia del SIULP.
Il segretario regionale Salvatore Deidda e quello provinciale Matteo Baldi segnalano in un documento che gli agenti stanno operando con mezzi obsoleti e mancanza di fondi che hanno portato gli stessi ad anticipare le spese sanitarie e ad aggiustare personalmente i veicoli di lavoro.
Tutto ciò senza suscitare un minimo interesse da parte dei politici in particolare dei Consiglieri regionali:«”che continuano ad essere scortati dalla Polizia” a spese della collettività impegnati non a risolvere i problemi sociali ma a reperire le ricevute per giustificare le spese pazze del Consiglio Regionale».
In questa situazione di profondo disagio i diversi reparti della Polizia inizieranno in modo gandhiano ovvero in forma silenziosa una serie di proteste cioè ad effettuare le attività di lavoro in orari diurni senza eccedere in straordinari, tutto ciò si ripercuoterà in modo negativo sulla pubblica sicurezza.
«Il Reparto Mobile e quello Prevenzione Crimine di Abbasanta inizieranno ad assaporare gli orari che vengono quotidianamente svolti nell'”Italia Semplice” del Ministero dell’Interno, ossia dalle 8 alle 14» affermano i segretari.
Una situazione particolarmente difficile nel nuorese:« lavoriamo in contesti operativi sempre più difficili, con mezzi obsoleti, con un’età media sempre più elevata. Bitti: due mesi senza auto! Due mesi senza una pattuglia su strada! E le indennità dei colleghi in questi due mesi? Perse!
E quelle poche macchina ancora circolanti? Superano i 300.000 km percorsi mettendo in gravissimo pericolo coloro che, per senso del dovere ed altissima responsabilità nei confronti della popolazione, le guidano. Un altro fattore allarmante che mette in risalto l’incoerenza politica e gestionale dei nostri governanti, è rappresentato dal piano di rinforzi estivi. –conclude Baldi– Il personale viene inviato in quegli uffici di Polizia che nel periodo estivo aumentano a dismisura il già pesante carico di lavoro dell’anno in corso. Vi ricordate che a febbraio noi del SIULP lanciammo l’allarme e manifestammo contro la chiusura dei 5 presidi di Polizia Stradale del nuorese? Ebbene, tra alcuni giorni arriveranno rinforzi estivi proprio per alcuni di quegli uffici. La domanda più scontata sarebbe: “Ma allora quegli uffici servono? Altrimenti perché inviare i rinforzi?” Questo dimostra che il SIULP non si sbagliava sull’utilità dei presidi nel mirino della razionalizzazione e, pertanto, ora e ancor più di prima, contrasteremo l’arretratezza dello Stato nel nuorese. Ecco. Per tutto questo, per molto altro e per il silenzio della nostra Amministrazione, diciamo BASTA! E’ ora che il vertice del Dipartimento, cosi come è veloce nel giudicare pubblicamente con epiteti infelici gli agenti, venga allo scoperto e dica ai 95.000 lavoratori del settore, da che parte sta. E’ finito il tempo delle ambiguità. Vogliamo segnali chiari ed immediati perché i poliziotti non ce la fanno più.
Il Governo vuole un’”Italia Semplice” e noi lo aiuteremo a realizzare il progetto. Basta orari in deroga, basta servizi non previsti, basta ordini pubblici fuori dalla norma. Annunciamo un’estate infuocata, torrida. Manifestazioni e proteste ad oltranza finché non otterremo le risposte che stiamo attendendo! Se lo Stato nel nuorese è abituato ad arretrare, NOI NO!»
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