Costi di riscaldamento ridotti del 50% e azzeramento quasi totale delle emissioni di CO2
Le caldaie a cippato sono una validissima alternativa al combustibile classico con il vantaggio di non emettere gas serra ed inquinanti ed un risparmio dell’ 80% rispetto al gasolio.
Il cippato si ottiene dalle potature di piante, pulitura di sottobosco da rami e piante cadute, e disboscamenti programmati. Il legno vergine viene triturato da una macchina chiamata cippatrice, portato e ammucchiato in luoghi dove riposa per circa 2 anni per essere essiccato e pronto ad essere bruciato.
Il gruppo consiliare del PD ha elaborato un ordine del giorno (primo firmatario il consigliere comunale Francesco Murgia) per una politica locale che sostenga fonti di energia alternativa finalizzata a ridurre le emissione di CO2.
Questo indirizzo istituzionale rientra nel Patto dei Sindaci al quale la maggioranza politica ha aderito impegnandosi a predisporre per Nuoro un Piano di Azione per l’Energia Sostenibile (PAES).
Per tale motivo il gruppo consiliare del PD si è attivato per chiedere alla Regione Sardegna la formulazione di bandi specifici per usufruire dei fondi europei (linea FESR) per sostituire le caldaie a gasolio con analoghi sistemi di produzione di calore alimentati a cippato.
Per Nuoro ad esempio si sfrutterebbe l’are boschiva dell’Ortobene.
Ciò attraverso delle convenzioni mirate con l’Ente Foreste che creerebbero nuove opportunità di lavoro e nuove filiere produttive con ripercussioni positive a livello locale.
A Sorgono è già stata avviata la sperimentazione con la sostituzione della caldaia in un Istituto tecnico Professionale. Ebbene ciò ha già dato esito positivo con l’abbattimento dei costi di produzione del calore di circa il 50% e la riduzione di di Co2 proveniente da fonti fossili pari al 100%.
Questa mattina il progetto è stato presentato nella sezione cittadina del PD dal consigliere comunale Francesco Murgia, il sindaco Alessandro Bianchi, il vice sindaco Leonardo Moro e il segretario cittadino Francesco Manca.
Il progetto una volta stanziati i i soldi si realizzerà in pochi anni e si valuta l’installazione nel territorio provinciale all’incirca di 160 caldaie della potenza di 100 KW, ognuna sufficiente a riscaldare una superficie di circa 600 metri quadri.
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