La nonnina affronta l’esame con tenacia e brillantezza e viene promossa
Francesca Careddu, novantanovenne nuorese, si è presentata con sorprendente tranquillità, alle undici di questa mattina, davanti all’intera commissione riunita all’interno di un’aula della scuola media Mariangela Maccioni.
«Lasciai la scuola all’età di sette anni per volere di mio padre, bisognoso di un aiuto in casa, in seguito alla malattia che aveva colpito mia madre. Dal quel momento non potei continuare a fare ciò che realmente mi rendeva felice, studiare» ha raccontato con commozione Zia Chischedda
Così, mostrando passione ed estrema sicurezza, Zia Chischedda ha comunicato ai numerosi figli e nipoti la propria intenzione di prendere quel titolo di studio a lungo sognato e quest’oggi ottenuto davanti a una folla gremita.
La protagonista di questa piacevole storia, dopo aver superato, nei giorni precedenti, le prove di Italiano e Matematica con ottimi risultati, ha mostrato le proprie abilità interagendo correttamente con Pasquina Ledda, l’insegnante che a partire da ottobre ha creduto nella realizzazione del sogno della sua allieva.
«Con determinazione e forza di volontà supererete anche voi l’esame senza problemi, arrivando a conseguire questo prezioso traguardo» ha detto ai numerosi ragazzi presenti, coloro che assieme a lei hanno fatto lo stesso precorso scolastico; poi, quella nonnina chiamata affettuosamente da tutti “Zia Chischedda”, ha stretto forte forte tra le sue mani l’attestato, consegnatole dai propri insegnanti baciandolo con orgoglio.
Un pizzico di commozione è apparso dietro quegli occhi, simbolo di tenacia e saggezza, poi sopraggiungono due lacrime nel ricordare la propria maestra di un’infanzia ormai lontana: Mariangela Maccioni, per la quale Zia Chischedda si è rimessa in gioco, tornando a studiare per conseguire quel pezzo di carta, per lei importante più di mille specializzazioni.
La nonnina, infine, ha ringraziato coloro i quali l’hanno sostenuta durante questo percorso, ricevendo alcuni mazzi di fiori come regalo e un caloroso applauso finale.
Una bella storia per tanti giovani e non solo.
Graziano Bollas © Tutti i diritti riservati