Alessandro Murgia (26 anni, allevatore), Gianni Murgia (39 anni, allevatore) e i gemelli Alessio e Giuseppe Murgia (23 anni, nati a Cagliari, allevatori) e Mauro Pitzalis (23 anni, nato a Cagliari, operaio), tutti residenti a Nurri e pregiudicati, sono stati raggiunti da cinque ordinanze di custodia cautelare emesse dal G.I.P. del Tribunale di Cagliari per il reato di associazione a delinquere contro il patrimonio, in materia di armi e contro la persona.
L’operazione ha interessato, sin dalle prime luci dell’alba, una settantina di Carabinieri appartenenti alla Compagnia di Isili, allo Squadrone Eliportato Cacciatori di Sardegna ed al suo Nucleo Cinofili, nonché al Nucleo Artificieri di Cagliari, supportati dall’Elinucleo di Elmas.
Gli arresti eseguiti oggi sono il frutto di una complessa e prolungata attività investigativa (condotta dalla Compagnia di Isili appartenente al Comando Provinciale di Nuoro, con il coordinamento del Procuratore Aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari, Dott. Gilberto Ganassi), che ha avuto inizio nel gennaio del 2011.
Il gruppo dei malviventi, ben radicato nell’ambiente di Nurri, è responsabile di azioni di particolare gravità. Ad esempio la tentata rapina ai danni di un anziano del luogo per sottrargli le armi da lui regolarmente detenute. L’uomo in quell’occasione era stato legato, imbavagliata, picchiato e lasciato a terra sanguinante.
Le grida di dolore e i lamenti dell’anziano avevano attirato l’attenzione dei vicini di casa. L’allarme aveva ostacolato il piano de malviventi che preferirono darsi alla fuga. L’anziano era già stato oggetto di un tentativo furto di armi da parte degli arrestati circa un mese prima.
La refurtiva in quella circostanza era stata recuperato dai Carabinieri della Compagnia di Isili che l’avevano ritrovata in una cassaforte occultata in un’abitazione adiacente disabitata.
L’anziano, esasperato dagli episodi di cui era stato vittima, aveva deciso di farsi giustizia da sé tentando di uccidere un giovane ritenuto da lui responsabile dei fatti, risultato poi, invece, esserne completamente estraneo.
A gennaio 2011 alcuni componenti della banda, dopo aver avuto un alterco per futili motivi con alcuni giovani di Orroli, non avevano esitato a minacciarli in pubblico con un fucile, seminando il panico fra i presenti.
A maggio 2011, Mauro Pitzalis, dopo aver avuto un litigio con la sua ex fidanzata, accusata di avere una relazione con un altro ragazzo, assieme agli altri componenti del gruppo aveva organizzato un eclatante gesto intimidatorio nei confronti della giovane. Di notte, con la complicità di Alessio Murgia e degli altri amici, avevano esploso quattro colpi di fucile con due armi differenti contro un’abitazione ritenuta – erroneamente – essere quella della ragazza, danneggiando un’autovettura parcheggiata nelle vicinanze e il balcone.
Tra le tante malefatte, è da annoverare anche il furto di un pregiato cavallo di razza anglo-arabo-sardo, non per introdurlo nel mondo delle corse clandestine ma, piuttosto, per ucciderlo, macellarlo e mangiarlo. Nel corso delle indagini i militari, hanno rinvenuto e sequestrato diverse armi detenute illegalmente, munizioni varie che ha ulteriormente avvalorato i capi d’accusa contro il gruppo dei malviventi.
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