Processo Dina Dore: Pierpaolo Contu confessò alla mamma l'omicidio

La seduta odierna del processo di Dina Dore (© foto S. Meloni)

Molte le rivelazioni importanti utili per le prossime udienze

Dopo Anna Guiso, è la volta dell’attuale fidanzato, Antonio Piu, sentito in tarda mattinata e alla ripresea dell’udienza intorno alle 15,00 del pomeriggio odierno.

Piu ha ricostruito il suo legame con la ex amante di Francesco Rocca (dall’inizio della loro relazione, nel 2001, all’interruzione, nel 2007, e alla ripresa, in sordina e tra tante difficoltà, subito dopo l’omicidio di Dina Dore, quando la Guiso lasciò definitivamente Rocca.

Dopo Guiso e Piu, sul banco dei testimoni è stata la volta di Maria Antonietta Curreli, la quale ha fatto delle importanti rivelazioni che saranno utili nel corso delle prossime udienze.

La Curreli riferisce che sua cugina di primo grado, Giovanna Cualbu (madre di Pierpaolo Contu, condannato per essere l’esecutore materiale dell’omicidio di Dina Dore) confessò alla figlia, Alessia Pira (all’epoca dei fatti diciannovenne e legata da una relazione sentimentale con Stefano Lai, amico di Contu)  che il figlio le aveva rivelato di essere l’esecutore materiale dell’omicidio della povera Dina, delitto commesso su commissione del marito Francesco Rocca.

La diciannovenne Alessia rimase sconvolta da queste rivelazioni – ha affermato la madre Maria Antonietta Curreli – e raccontò tutto ai genitori dicendo loro di voler troncare la relazione con Stefano, cosa che poi, di fatto avvenne. La Curreli, con lucidità e precisione, chiese alla Cualbu il motivo per il quale fece delle confidenze così importanti alla figlia anziché farlo direttamente con lei. La Cualbu, in un primo momento, si mostrò il suo rammarico per l’accaduto mentre nei giorni successivi ritrattò tutto, accusa addirittura Gavino Pira, cognato della Curreli.

Sul banco dei testimoni è salito anche il marito della Curreli, Andrea Pira, il quale ha confermato la ricostruzione fatta dalla moglie in merito alle rivelazioni della figlia Alessia.

Una vicenda molto complicata. Il dato principale emerso oggi è che la Cualbu aveva timore dei Rocca e che avrebbe riferito alla Curreli che questa famiglia era molto influente; le avrebbe inoltre rimarcato in gavoese stretto che Tonino Rocca, padre di Francesco, l’avrebbe minacciata che, nel caso in cui fosse emerso qualcosa di questa storia, lui sarebbe potuto arrivare a qualsiasi magistrato.

Il processo poi è stato sospeso e riprenderà tra due settimanne in tre udienze il 22, 26 e 29 maggio.

S.Meloni © Tutti i diritti riservati

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Sonia