Si è svolta ieri, a Bono, la Prima edizione del Raduno di auto e moto d’epoca
Il tempo ha graziato l’organizzazione locale del Primo raduno di auto e moto d’epoca di Bono: la mattinata, iniziata all’insegna di un cielo plumbeo che non prometteva niente di buono, ha, poi, regalato ampi squarci dei cielo sereno rendendo così possibile lo svolgimento della manifestazione.
Una cinquantina gli equipaggi partecipanti, radunatisi a partire dalle nove del mattino nel belvedere aperto sull’immensa vallata del Goceano, dove si sono tenute le iscrizioni e il rituale rinfresco di accoglienza.
Cospicuo il numero di Fiat 500 presenti, declinate in tutte le possibili varianti di colore e livrea; degni di nota alcuni esemplari riportati alle condizioni d’origine e le numerose versioni, più o meno fedeli, di allestimenti Abarth. Oltre alla “piccola” di casa Fiat, gli spettatori hanno potuto ammirare una Fiat 124 berlina e una Coupè, una “cattivissima” Ritmo 105 TC; della casa del Biscione, invece, hanno partecipato un “Duetto” e un’Alfa Sud. Tina, infine, è il nome col quale il proprietario ha battezzato il proprio Maggiolino VW, in ricordo della moglie scomparsa «così è sempre con me, almeno idealmente, in tutti i miei viaggi, così come era un tempo».
Ovunque era uno scrutare con attenzione il dettaglio, sottolineare che il pezzo di tal dei tali non era originale, idem la guarnizione sotto la targa, … che «quell’elaborazione è esagerata» oppure che «per trovare queste guarnizioni non si trovano più, ho dovuto cercare per mesi e mesi… ma una volta trovate ne ho fatto la scorta». C’era, poi, chi mostrava con orgoglio il Manuale d’uso e manuntenzione del mitico Cinquino, esibendolo come un raro e prezioso reperto «sul quale figuravano anche accurati schemi tecnici come quello elettrico della macchina… mica come oggi», lo stesso che con orecchio attento e esperto, occhiali calati sul naso, con un due giri di cacciavite regolava al meglio un carburatore sotto gli occhi curiosi degli astanti, ormai disabituati a quella pratica un tempo ricorrente.
A mezzogiorno ha preso il via il giro turistico, in occasione del quale le vecchie signore, tirate a lucido, hanno dato prova di sé lungo i tornanti del “circuito” ad anello che si snodava tra Bono, Bottidda, Esporlatu, Bugos, ancora Bono. I motori hanno rombato intorno a scorci mozzafiato, molti dei quali hanno avuto come cornice d’eccezione gli straordinari ruderi del castello di Burgos, paese che sul piazzale della fontana, prospiciente la chiesa, ha offerto un aperitivo agli assetati piloti e ai loro equipaggi. Il pranzo ha avuto sede in un agriturismo a Bultei. La bella giornata si è conclusa nella piazza principale di Bono, dove hanno avuto luogo le premiazioni.
S. Novellu © Tutti i diritti riservati