Alle luci dell’alba di oggi, i Carabinieri della Stazione di Dualchi, insieme ai colleghi di Bolotana e Olzai, hanno arrestato Dario Demuru (classe 1964), muratore di Noragugume, incensurato.
Per lui è scattata l’accusa di detenzione di arma clandestina. Nel corso di una perquisizione effettuata in agro di Noragugume, all’interno di una proprietà intestata alla moglie dell’uomo, infatti, i militari hanno recuperato una doppietta a canne mozze oltre sei cartucce calibro 16 perfettamente conservate, due delle quali già inserite all’interno della camera di scoppio, il tutto nascosto in un fienile.
Demuru ha giustificato il possesso dell’arma raccontando che questa era stata importata parecchio tempo addietro dal padre di rientro dalla Germania. Il problema è però che essa è da considerarsi clandestina dato che, nonostante sia presente il numero di matricola, non vi sono i previsti segni distintivi relativi all’iscrizione nel catalogo nazionale delle armi comuni da sparo. Questa, inoltre, è stata abilmente modificata: le due canne della doppietta sono state mozzate, così come in parte il calcio. In questo modo è stata incrementata la sua capacità offensiva e facilitata l’occultabilità.
Su disposizione del magistrato di turno, dott. Ulzega, Demuru è stato rinchiuso nella casa circondariale di Oristano in attesa dell’interrogatorio di garanzia.
«Inutile sottolineare quanto importanti possano considerarsi questo tipo di sequestri, soprattutto in territori delicati come quello di Noragugume, che proprio lo scorso mese di gennaio ha visto il verificarsi del duplice omicidio di Bruno e Umberto Nieddu, dopo anni di relativa tranquillità nell’ambito della nota faida» precisa il Capitano della Compagnia dei Carabinieri di Ottana, Alessio Zanella.
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