Il 26 giugno 1924 i parlamentari dell’opposizione al Fascismo si riunirono in una sala di Montecitorio, oggi nota come sala dell’Aventino, decidendo comunemente di abbandonare i lavori parlamentari finché il governo non avesse chiarito la propria posizione a proposito della scomparsa di Giacomo Matteotti.
17 marzo 2014 parte da Verona il “Non ci fermate tour” che vede la partcipazione di 26 deputati del Movimento 5 Stelle alla Camera.
I portavoce pentastellati che prendono parte all’iniziativa sono stati sospesi dall’ufficio di Presidenza della Camera dopo aver occupato i banchi del Governo in occasione dell’approvazione del decreto Imu-Bankitalia. Un percorso di agorà itineranti che si concluderà il 15 aprile a Torino.
Ieri Claudio Comunardi, Sergio Battelli, Loredana Lupo e Paolo Parentela, hanno fatto tappa a Nuoro. Hanno incontrato all’ex Mercato Civico in piazza Mameli attivisti locali, simpatizzanti e semplici cittadini.
È stata una chiaccherata dei più svariati argomenti, i deputati del Movimento non sono sembrati per niente come qualche “ben pensante” li definisce una cozzaglia di gente senza nessun progetto politico definito, anzi, si sono rivelati molto preparati e competenti negli argomenti proposti e hanno approfondito cosa succede nel palazzo, ribadendo, il concetto di nessun compromesso con la casta.
«Noi, siamo stati sospesi dall’attività parlamentare e siamo stati definiti dalla stessa Boldrini come degli eversori ma in realtà, nel giorno, in cui si sono svolti i fatti, volevamo semplicemente prendere la parola per impedire che con l’applicazione del decreto gli italiani andassero a pagare 7, 5 miliardi di euro alle banche. Siamo venuti qua a informare la cittadinanza perchè sono passati due messaggi sbagliati delle azioni attinenti al nostro gruppo politico. Uno che volevamo far pagare l’Imu agli italiani e il secondo che siamo aggressivi. In realtà la legge ghigliottina introdotta da Gianfranco Fini ma utilizzata per la prima volta dalla Boldrini in questa circostanza, ha impedito che ci fossero tempi tecnici di discussione sull’approvazione del decreto. Questo è un fatto grave e da regime dittatoriale, dichiarato da tutti i gruppi parlamentari» afferma Loredana Lupo.
Durante l’incontro di ieri avvenuto con il Gruppo dei Cinque Stelle, ha parlato anche la candidata sarda per il movimento alle Europee, Giulia Moi.
Casta o no la sostanza è che per non sprofondare i politici devono incontrare le persone in piazza, come stanno facendo questi “ragazzi”
Sonia Meloni ©TUTTI I DIRITTI RISERVATI