Il suo Isee superava la soglia minima per usufruire del sussidio
Cosa rimane da giocarsi quando si perde tutto? La vita.
Con questo spirito il disoccupato di 50 anni si è recato all’ora di pranzo in Prefettura, il suo gesto di disperazione è corrisposto ad una precisa richiesta di aiuto.
Quando è entrato negli uffici della Prefettura, durante l’orario di apertura al pubblico, sembrava un utente come tutti gli altri invece a un certo punto ha estratto un coltello da cucina e guardando in faccia il dirigente di turno gli ha gli sussurrato queste parole:«se non mi aiutate mi taglio le vene, fatemi parlare con il Prefetto».
La sua richiesta è stata subito accolta, prima un incontro con il capo di gabinetto, il prefetto e viceprefetto Giovanni Meloni e Pietro Pintori, poi con il capo della Squadra Mobile Fabrizio Mustaro.
Intorno alle 14, l’uomo ha desistito nel compiere l’insano gesto e dopo aver messo via il coltello, si è consegnato alle forze dell’ordine con la promessa che l’ Amministrazione Comunale prenderà in carico la sua difficile situazione.
L’uomo cinquantenne, padre di sette figli, con una esigua pensione di invalidità, ha lavorato in passato per la SDA che si occupa di spedizioni e servizi connessi sul territorio nazionale. Una volta rimasto disoccupato le ha tentate tutte per avere un posto di lavoro, l’ultima spiaggia era il sussidio comunale per le povertà estreme ma il suo ISEE (indicatore situazione economica equivalente) sforava di 500 euro dunque è rimasto fuori dalle graduatorie. Infatti, per poter usufruire degli aiuti comunali non devi superare un reddito annuo pari a 4.500 euro.
«Un forte gesto che denota un disagio economico ma anche di forte stress mentale, si spera che il Comune che ha preso in carico questo caso riesca a trovargli qualche sbocco lavorativo anche a tempo determinato. Noi come Prefettura cerchiamo per quanto possiamo di stare vicino a queste persone che hanno necessità di aiuto, intervenendo presso gli Enti che sono preposti all’assistenza» afferma Pietro Pintori.
Tutto per ora si è concluso al meglio, ma ripetiamo è necessario arrivare a questo punto per essere ascoltati dalle Istituzioni pubbliche?
Sonia Meloni ©TUTTI I DIRITTI RISERVATI