È scattata all’alba di oggi l’operazione “Orione” che ha portato all’arresto di 14 persone accusate di concorso nel traffico e spaccio di sostanze stupefacenti.
Su ordinanza del GIP di Nuoro Mauro Pusceddu e del Pubblico Ministero Luca Forteleoni, sono finiti in manette: Cosimo Forma (55 anni, allevatore di Sarule, pregiudicato); Marco Pasquale Muscau (56 anni, disoccupato, di Orgosolo, pregiudicato); Francesco Muscau (52 anni, disoccupato, originario di Orgosolo, residente a Sogliano al Rubicone (FC); Giulia Piredda (52 anni, di Sarule, proprietaria di un negozio di abbigliamento a Nuoro); Emiliano Hametaj (32 anni, disoccupato, albanese, residente a Novafeltria (RN), pregiudicato); Martino Doneddu (55 anni, operaio dell’Ente Foreste, originario di Bitti e residente a Nuoro, pregiudicato); Giuseppe Ballone (57 anni, disoccupato di Alghero, pregiudicato); Giovanni Battista Simula, 65 anni, pensionato, di Alghero, pregiudicato); Sandro Denanni (54 anni, allevatore di Chiaramonti, pregiudicato); Gonario Marras (50 anni, benzinaio, originario di Orune, domiciliato a Orotelli, pregiudicato); Antonello Bellu (51 anni di Buddusò, proprietario di una ditta di smaltimento rifiuti, pregiudicato); Roberto Contini (36 anni, macellaio, di Alghero); Angelo Ortu (38 anni, originario di Nuoro, operaio in un caseificio, residente a Savignano sul Rubicone (FC) pregiudicato).
Il GIP ha disposto gli arresti domiciliari con l’uso del “braccialetto elettronico” per Gian Pietro Gavino Brandone, 65 anni, pensionato di Onanì (NU), pregiudicato.
Inoltre, sono stati denunciati in stato di libertà e sottoposti a perquisizioni domiciliari per il reato di spaccio di stupefacenti: V. P. (42 anni, originario di Sorgono, residente a Oristano, pregiudicato); P. G. (47 anni di Sarule); S. G. (43 anni di Ovodda); C. B. M. (50 anni, di Olbia; pregiudicato); P. M. (58 anni, originario di Tertenia e residente a Savignano sul Rubicone (FC), pregiudicato); U. C. (51 anni, di Alghero, pregiudicato); F.T. (37 anni di Onifai) e C.M., 50 anni di Cesena.
Non è stato possibile eseguire la misura cautelare in carcere per Hametaj perché al momento si trova nel suo paese di origine, l’Albania.
Durante le fasi dell’arresto di Francesco Muscau sono stati rinvenuti, inoltre, tre fucili clandestini, una pistola scacciacani modificata e 500 gr. di marijuana nascosti all’interno della sua abitazione.
Arresti e perquisizioni sono stati eseguiti dalle Squadre Mobili di Nuoro, Sassari, Oristano, Forlì e Rimini.
L’indagine era iniziata nel novembre del 2011, quando Cosimo Forma era stato fermato da una pattuglia a Orani e si era disfatto, durante il controllo, di un involucro con oltre 260 gr. di cocaina purissima. Dall’attività di intercettazione telefonica e ambientale sul Forma, gli uomini della Mobile nuorese hanno fatto luce su un vasto traffico e spaccio di cocaina, hascisc, marijuana ed eroina che si svolgeva fra Nuoro, Alghero, Olbia, Ovodda, Onanì, Onifai, Orotelli, Orgosolo, Sarule, Sassari, Oristano, Dorgali, Forlì, Cesena e Rimini.
Pedinamenti, appostamenti, riprese video (Guarda il video) e fotografiche, decine di intercettazioni hanno fatto emergere un imponente e ben organizzato sistema di spaccio che, partendo dalla provincia di Nuoro, ha mostrato ramificazioni e contatti con l’intera regione ed con diverse località del centro e del nord Italia.
Da sottolineare che i soggetti indagati non appartengono agli ambienti della tossicodipendenza e che lo spaccio avveniva all’esclusivo fine di lucro che, in maniera frenetica, li spingeva ad effettuare continue compravendite al solo fine di guadagnare quanto più danaro possibile, come lo stesso GIP riconosce nella sua ordinanza.
Forma, Doneddu, Denanni, Hametaj, i fratelli Muscau, Bradone, Ballone, Simula e Contini erano le principali articolazioni della rete di spaccio e i terminali del traffico di stupefacente (principalmente cocaina, hascisc e marijuana) che arrivava dall’estero (Corsica e Albania) tramite contatti diretti.
Figura di particolare importanza e molto attiva nel traffico di stupefacenti è anche Giulia Piredda, moglie di Forma. La donna teneva minuziosamente la contabilità degli affari; indicava al marito come riscuotere più rapidamente i crediti dagli acquirenti e sistematicamente gli consigliava, a volte anche con toni di rimprovero, di scrivere su “bigliettini” i quantitativi di droga ceduta e i soldi dovuti da ciascuno dei compratori. La donna era arrivata persino a suggerire al marito di “fare un attentato” contro uno dei clienti perché era in ritardo nel pagare un ingente quantitativo di cocaina.
Un aspetto curioso sulle modalità di spaccio riguarda, invece, Contini: questi vendeva la droga all’interno della sua macelleria di Alghero mentre serviva anche i normali clienti.
Per il resto, le indagine hanno potuto accertare che le cessioni di stupefacente avvenivano sempre su quantitativi consistenti e solo in rare occasioni in singole dosi.
I carichi di droga giungevano dalla Penisola al porto di Olbia grazie a camionisti compiacenti e ben pagati (oltre 5000 euro a carico). Due di essi, Mario Piroddi (58 anni di Tertenia) e Carlo Falconi (53 anni di Fonni), furono arrestati dalla Squadra Mobile di Nuoro rispettivamente il 23 maggio e il 29 settembre del 2012 mentre trasportavano due carichi di marijuana (rispettivamente 11 kg e 12), oltre a diversi campioni di eroina e cocaina. Lo stesso Brandone, il 13 marzo del 2013, fu arrestato a Nuoro con 1 kg di marijuana e una pistola, poco prima che cedesse la droga a un compratore.
Le investigazioni hanno dimostrato che i fratelli Muscau con Hametaj erano impegnati a rifornire il mercato del centro Sardegna attraverso contatti in Albania; Doneddu e Ballone si muovevano per organizzare trasporti di cocaina dalla Corsica mentre Denanni si occupava di portare un carico di cocaina dal Sud America.
Sono stati documentati acquisti e cessioni di stupefacenti per centinaia di kg con guadagni complessivi per oltre 500 mila euro. La cocaina veniva venduta al dettaglio a circa 90 euro al grammo; la marijuana a 3,5 euro; l’eroina a 27 euro; l’hascisc a 10 euro. Lo stupefacente sequestrato durante l’attività investigativa è risultato di ottima qualità.
Le misure cautelari in carcere per Forma, Bellu, Doneddu e Denanni sono state applicate anche poiché esse sono ritenuti responsabili di una tentata rapina ai danni di un anziano possidente di Nulvi. I quattro, su indicazione di Denanni, che era il basista, avevano organizzato una rapina a casa di un anziano, conosciuto nella zona per essere benestante e per avere nella sua abitazione gioielli e molto denaro. Le indagini hanno fatto rilevare diversi sopralluoghi dei quattro presso l’abitazione delle vittima e l’esatto piano che i malviventi avrebbero voluto attuare. La rapina non fu consumata perché nel momento stabilito l’anziano non era stato trovato in casa.
Forma, Bellu, Doneddu e Denanni avevano effettuato anche alcuni sopralluoghi a Sassari per pianificare una rapina contro una gioielleria e un centro commerciale.
Le rapine, nell’intenzione palesata dai quattro, erano finalizzate a procurarsi liquidità per l’acquisto di consistenti partite di cocaina. Il GIP ha disposto anche il sequestro preventivo delle autovetture di Brandone, di Marco Pasquale Muscau, di Ortu e di Hametaj perché utilizzate per la consumazione del reato.
L’operazione conclusa oggi ha visto impegnati oltre 250 uomini e di tre unità cinofile antidroga.
Gli arrestati sono stati condotti nelle carceri di Nuoro e di Alghero.
© Tutti i diritti riservati