I dettagli dell’operazione sono stati illustrati questo pomeriggio dal Capitano Fabio Saddi della Compagnia di Bitti e dal tenente Simone Sorrentino del nucleo investigativo del Comando Provinciale di Nuoro
Tra Antonio Gattu e Antonio Moni non scorreva buon sangue. I rapporti erano tesi per questioni di natura economica.
La rabbia di Moni era talmente tanta che il 26 luglio 2013, intorno alle 21 circa, si appostò nei pressi dell’abitazione di Gattu e al suo ritorno esplose numerosi colpi di pistola contro l’allevatore (46enne, pregiudicato), mettendo a repentaglio anche l’incolumità della moglie si quest’ultimo, Maria Pina Zidda (48enne, casalinga), che in quel momento si trovava affacciata ad una finestra, e della figlia allora 14enne, affacciata invece al balcone, le quali osservavano Gattu che in quel momento era sull’uscio di casa.
Nella circostanza, fortunatamente, nessuno rimase ferito. Antonio Moni, 48 anni anche esso allevatore di Orune e pregiudicato, esplose i colpi da una distanza di circa 50 metri, e questi andarono a vuoto rimbalzando sugli infissi e sulle finestre dell’abitazione.
Moni, il cui arresto è avvenuto all’alba di questa mattina nella sua azienda, è considerato il solo e unico responsabile di tentato triplice omicidio poiché nel momento in cui sparò mise a repentaglio la vita della moglie e della figlia dell’allevatore.
Le indagini, in breve, hanno preso la giusta piega grazie a degli appunti redatti dal Brigadiere Capo Francesco Corbeddu, ucciso nel 2012 da un pirata della strada mentre effettuava un posto di blocco alla periferia di Orune.
Un quadernetto nero conservato nell’archivio della Stazione dei Carabinieri di Orune, nel quale Corbeddu aveva annottato che tra la vittima e Moni erano sorti forti motivi di astio. Il contenuto di questa nota veniva confermato da successivi riscontri investigativi e dal rinvenimento di alcune tracce biologiche sul punto in cui l’autore del reato aveva sparato.
Questi elementi, costantemente riferiti alla Procura della Repubblica di Nuoro che indirizzava e coordinava le attività investigative dei Carabinieri della Compagnia di Bitti, hanno consentito di avanzare la richiesta di un provvedimento cautelare nei confronti di Antonio Moni che, accolta dal GIP presso il Tribunale di Nuoro, è stata eseguita oggi.
L’arresto è stato effettuato dai Carabinieri della Compagnia di Bitti, della Stazione di Orune aiutati dal Reparto Squadriglie del Comando Provinciale di Nuoro.
Dopo le formalità di rito, Moni è stato condotto a Badu e Carros.
So. Meloni
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