Sabato si sono esibite le maschere tradizionali della Sardegna
L’edizione 2014 del carnevale oniferese, sabato 1 marzo ha visto l’esibizione delle maschere tradizionali della Sardegna.
Sotto una pioggia incessante, nel primo pomeriggio hanno sfilato per le vie del centro storico i Tumbarinos di Gavoi, Boes e Merdules di Ottana, Thurpos di Orotelli, Mamutzones di Samugheo, Corriolos di Neoneli, Cotzulanos di Cuglieri e, ovviamente, i padroni di casa, i Maimones.
All’imbrunire la pioggia ha concesso alcuni spiragli di sereno che hanno dato modo ai numerosi spettatori di apprezzare la suggestione delle maschere, del suono dei campanacci e quello degli strumenti musicali dei Tumbarinos.
I gruppi non si sono risparmiati e all’arrivo nella piazza della chiesa, mentre l’organizzazione (Sos Maimones di Onieri e dal Comune) offriva le tradizionali catzas accompagnate da un buon bicchiere di vino, si sono esibiti singolarmente. Tra questi anche l’antico Ballu de sa vargia (il ballo dell’argia), un rito apotropaico (rispolverato da qualche tempo a Oniferi) che veniva effettuato in occasione della malaugurata evenienza della puntura dell’argia, un aracnide velenosissimo noto anche come Vedova nera del Mediterraneo, in occasione della quale si effettuava tale danza per scacciare gli spiriti maligni che si erano impossessati della vittima; solo quando questa riprendeva a sorridere si poteva ritenere salva.
Le danze sono proseguite fino a sera inoltrata.
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